Trecento cacciatori a difesa delle ciliegie nel Modenese

In sei Comuni della provincia parte la campagna per allontanare gli storni più golosi

Trecento cacciatori a difesa delle ciliegie nel Modenese
Se abitate nel Modenese e in queste periodo vi sembra di udire continui colpi di fucile non vi preoccupate troppo. Potrebbero essere gli oltre 300 cacciatori coadiutori che, insieme alle forze dell'ordine, tentano di allontanare gli storni dai ciliegeti dei Comuni di Vignola, Marano, Savignano, Spilamberto, San Cesario e Castelfranco. Una pratica giudicata fondamentale dalle amministrazioni locali per evitare gravi danni alla cerasicoltura, a garanzia della quantità e qualità del raccolto. Evidentemente i dissuasori visivi e sonori non bastano da soli a bloccare gli storni più voraci e golosi.

"La difesa delle ciliegie dallo storno è un impegno che rientra tra quelli che quotidianamente i cacciatori svolgono al servizio della collettività e in particolare dell'agricoltura – ha dichiarato alla Gazzetta di Modena Francesco Lamandini, presidente dell'Ambito territoriale di caccia Modena 2. "Nel 2014 il numero di abbattimenti di storni nella valle del Panaro ha raggiunto i 6.500-7.000 capi, circa il 75% dell'intero Atc Mo2. A testimonianza del grande sforzo profuso e del grande pericolo per l'agricoltura". Da qui sino alla fine di giugno si pensa invece di abbatterne circa 10mila capi. "L'attività contro gli storni, che coinvolge molte centinaia di aziende agricole e oltre 300 coadiutori, quest'anno è stata preparata coinvolgendo anche i comandi dei carabinieri di Vignola e dei comuni limitrofi, i sindaci e il corpo di polizia municipale dell'Unione Terre di castelli, la polizia provinciale e l'ATC Mo2 – ha proseguito Lamandini  –. Questo per evitare, da una parte, che inutili allarmismi possano rallentare l'attività dei coadiutori facendo inoltre perdere tempo alle forze dell'ordine, dall'altra per dare maggiore tranquillità ai cacciatori coadiutori".
 
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