Frutta in Gdo, a maggio il confezionato agevola le vendite

Bene la maggior parte dei prodotti, segno meno per mele, pesche e nettarine, meloni

Frutta in Gdo, a maggio il confezionato agevola le vendite
A maggio la frutta presenta trend migliori della verdura, nella grande distribuzione. Questa una delle evidenze emerse nell'ultimo Ortofrutta In Cifre (clicca per leggere «Maggio nella Gdo: il cliente si orienta sul peso imposto»). In effetti, a fronte di volumi in aumento in modo trasversale tra frutta e verdura, i prodotti frutticoli presentano un +2,3% a valore rispetto alla lieve flessione delle orticole (-0,2%).

Trend ortofrutta a maggio

Trend ortofrutta a maggio

Andiamo ad approfondire il comparto frutticolo con l'analisi dei primi dieci prodotti.

Frutta: i primi 10 prodotti

Frutta: i primi 10 prodotti

Quello che emerge subito è che tre prodotti su dieci flettono sia a volume sia a valore: si tratta di mele, pesche e nettarine, meloni. I kiwi aumentano i volumi ma perdono a valore seguendo l'andamento del mese precedente, in un'annata particolare per questo frutto (clicca per leggere «Frutta in Gdo: ad aprile tutto bene, o quasi»). Certo è che per pesche e nettarine la campagna non sembra sia iniziata al meglio, almeno nella Gdo.

Per i meloni maggio è andato male (-8,5% a valore e -11,4% a volume), ma nel mese di aprile le performance erano state molto soddisfacenti. Complessivamente, tra aprile e maggio, i trend riportano un -0,2% a valore e un -4,9% a volume, ridimensionando un po' quindi gli andamenti negativi di maggio. Per quanto riguarda le mele, sta per concludersi una campagna poco soddisfacente con non poche difficoltà a livello di conservazione e qualità.
Le banane non hanno sbalzi particolari, anche se si nota come a volume ci sia stato un discreto incremento. Da notare le buone performance per i piccoli frutti primaverili, ovvero fragole e ciliegie, che nel mese di maggio hanno buone rotazioni e un aumento dei prezzi medi, soprattutto per le ciliegie. 

Grande sorpresa del mese sono però le arance. La coda di campagna per le varietà rosse ha lasciato sui banchi dei supermercati un prodotto ancora discreto a maggio. Lo dimostrano i dati di vendita con trend astronomici (+60%). C'è anche da dire che nel 2015 c'era stata, viceversa, una flessione nelle vendite per questi prodotti rispetto al 2014. Per cui facendo una media di più anni il dato deve essere un po' ridimensionato.

Si parlava nell'ultima uscita di performance molto positive per il peso imposto e negative per il peso variabile.
Abbiamo approfondito quindi, per il comparto frutta, i trend di quei prodotti che presentano una quota significativa in vendita di prodotto a peso imposto. Di seguito il grafico con i prodotti, la quota di venduto a peso imposto a valore e i trend del prodotto a peso imposto:

Frutta: approfondimento peso imposto

Frutta: approfondimento peso imposto

In generale si nota come per tutti i prodotti i trend del peso imposto sono migliori (e in certi casi neanche di poco) rispetto ai trend complessivi. Da notare come nelle mele e nelle pesche-nettarine, a fronte di trend in flessione complessivi, il peso imposto performi decisamente bene. La confezione è sempre più un veicolo alle vendite nella frutta. Nel caso delle mele sembra affiorare il legame tra la confezione e il livello di qualità: sempre più nel tempo si assiste ad un incremento delle vendite del prodotto in vassoio a peso imposto. In genere la confezione da 4 o 6 frutti contiene un prodotto con qualità mediamente alta e negli anni sta incontrando sempre di più il consenso dei clienti. Per questa tipologia di prodotto, quindi, la confezione e il peso fisso non sono solo elementi di comodità nell'acquisto, ma anche di identificazione per determinate caratteristiche positive del frutto.
Rimandiamo all'analisi per le verdure per chiudere i focus del mese di maggio.

Fonte: elaborazioni Monitor F&V Agroter
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