Funghi: mercato in ripresa, manca il Made in Italy

Catalano (Gala Fruit): quotazioni in rialzo per il porcino, penalizzato dalla siccità

Funghi: mercato in ripresa, manca il Made in Italy
Con l’arrivo dell’autunno non possiamo non parlare di uno dei protagonisti indiscussi di questo periodo il fungo porcino. Durante una visita al mercato ortofrutticolo di Milano abbiamo approfondito le dinamiche relative a questo prodotto con Antonio Catalano co-titolare della Gala Fruit, azienda specializzata in prodotti di alta gamma. “Il fungo porcino - spiega - è uno dei prodotti di punta della nostra offerta durante il periodo autunnale e lo vendiamo già da qualche settimana. L’inizio campagna è stato un po’ fiacco a causa delle temperature prettamente estive, mentre nelle ultime sedute le contrattazioni si sono vivacizzate grazie ad un abbassamento delle temperature, condizione idonea per il consumo del fungo porcino”.



“Difatti – prosegue il manager – le quotazioni sono in rialzo e si attestano fra i 25 e 30 euro il chilo, in funzione della qualità proposta. Attualmente il prodotto proviene quasi esclusivamente dall’estero con la Romania a farla da padrone, in quanto riesce a garantire qualità e quantità". 



"Per quanto riguarda il porcino italiano - aggiunge Catalano - quest’anno i quantitativi sono estremamente limitati a causa della siccità che ha colpito la nostra Penisola sfavorendo lo sviluppo. Purtroppo, come ogni anno non mancano soggetti che vendono porcini stranieri spacciandoli per italiani, un fenomeno che non fa bene alla credibilità del nostro settore che dovrebbe invece ergersi a protettore non solo delle eccellenze Made in Italy ma anche di quelle provenienti dall’estero”.

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