Agrumi, la ripresa delle arance rosse

I trend regionali con i dati Istat: incremento totale dell’11%

Agrumi, la ripresa delle arance rosse

La campagna agrumicola è già iniziata da qualche tempo e le prime arance di stagione hanno riscosso un relativo successo sui mercati, in miglioramento da quando le temperature si sono abbassate. Il freddo contribuisce a stimolare le vendite ma a che punto è oggi la produzione di arance nelle regioni italiane? 
Guardando ai dati Istat relativi a superfici e produzioni degli ultimi anni (2015, 2020, 2021) e alle stime per questo 2022, si nota un incremento a livello nazionale pari all’11% sul 2021 per una produzione totale pari a un milione e 987 mila tonnellate nel 2022. 
Notevole anche la crescita del segmento arance rosse, che cresce del 36% sul 2021, dopo annate di stallo. Vediamo i trend in dettaglio.

Se la produzione cresce, le superfici rimangono invece pressoché invariate: rispetto a 7 anni fa (2015), si è registrato un calo complessivo delle superfici del 3%.
A livello regionale, non stupisce il predominio della Sicilia, che da sola vale il 65% della produzione nazionale complessiva di arance (pari a 54 mila ettari), seguita dalla Calabria con quasi 18 mila ettari: quest’ultima è la regione che mostra la crescita più consistente (+9%).
Segue un gruppo di regioni produttive che vanno dai 4 mila ettari della Puglia fino ai mille ettari della Campania, passando da Basilicata (3800 ettari) e Sardegna (2100 ettari).

Arancia rossa in ripresa
Dopo annate scariche, torna su valori consistenti l’arancia rossa: si stima che la produzione di questo frutto possa crescere del 36% (pari a 704 mila tonnellate) rispetto al 2021 (circa 517 mila tonnellate).
A livello di superfici c’è l’ovvio monopolio della Sicilia (93%) che mostra numeri stabili nell’ultimo triennio, mentre per quest’annata si prevede un incremento produttivo del 42%.

Arance bionde, un segmento di valore
A livello produttivo, le arance bionde valgono più della metà della produzione totale italiana (ovvero il 56% pari a 1milione e 115 mila tonnellate) e hanno un andamento piuttosto statico. Anche in questo caso la Sicilia si conferma come la prima regione per importanza, seguita da Calabria e Puglia.

Come per atri prodotti, le sfide con cui deve fare i conti la campagna agrumicola sono tante: concorrenza estera a prezzi stracciati, problemi climatici, costi di produzione alti, scarsa valorizzazione del prodotto al punto vendita. Ma vogliamo riporre la fiducia nei numeri di partenza che, come visto, si rivelano molto buoni.

Ha collaborato Fabrizio Pattuelli