Carote, Banco Fresco sa osare

L'insegna punta su sfuso, confezionato, colorato e ciuffo

Carote, Banco Fresco sa osare

La carota è senza ombra di dubbio uno dei prodotti più importanti in termini di volumi del reparto ortofrutta, ma allo stesso tempo è fra i prodotti per i quali l’esposizione e gli assortimenti all’interno delle insegne sono sempre gli stessi anno dopo anno. E dire che per una referenza presente 365 giorni all’anno, come la carota, si potrebbe provare ad osare di più. 
Banco Fresco è da annoverare fra le catene che “osano”. Infatti, durante una rilevazione presso il punto vendita di Beinasco (Torino), siamo stati colpiti sia dallo spazio dedicato sia dal numero di referenze. Come potete vedere dalla foto, la maggiore parte della superficie dedicate alle carote è riservata a 2 referenze “must”, ovvero, la carota nel sacchetto e la carota sfusa. Nel primo caso siamo di fronte alla classica referenza da primo prezzo, mentre il prodotto sfuso è una referenza a più alto valore. 
Ciò che rende degna di attenzione l’esposizione sono le altre due referenze di carote: con ciuffo e gialla.

La carota ciuffo è solitamente “boicottata” dalla GDO italiana (a differenza di quella tedesca, solo per fare un esempio) perché il ciuffo verde è facilmente deperibile e, quindi, si rischia un boomerang, se non si è molto attenti a gestire il banco o se le rotazioni non sono adeguate. Discorso simile per le carote colorate. Saltuariamente vengono proposte negli assortimenti con poca convinzione, più che altro per fare un favore al fornitore di turno. Infatti, di solito, le carote colorate sono de-referenziate dopo poche settimane (solo Esselunga ha quasi sempre in assortimento le carote viola).

Nel caso di Banco Fresco è evidente il tentativo di differenziarsi dagli assortimenti standard, avvicinandosi più alla logica del dettagliante tradizionale, che è uno degli elementi caratteristici della catena francese. Tuttavia, la catena d’oltralpe potrebbe sforzarsi di più a livello di comunicazione, in quanto le due referenze non sono in alcun modo spiegate al consumatore e, come spesso accade, non basta inserire una referenza per riuscire a venderla.