Attualità
Ccpb a Sana presenta Assocertbio e organizza tre convegni
Il biologico italiano cresce senza pause al ritmo del 19,7% e sempre più famiglie mettono prodotti bio nel carrello della spesa. Un dato che fa il paio con l'aumento nel 2017 della superfice agricola nazionale coltivata con metodi naturali (14% nel 2016, +2% sul 2015), del numero di aziende e del fatturato generato dalla filiera bio. L'Italia è ai primi posti in questo settore grazie anche a un sistema mirato di controlli e certificazioni. È per questo che Ccpb, organismo di controllo e certificazione, ha deciso di partecipare al Sana 2017, il salone internazionale del biologico e del naturale che si terrà alla Fiera di Bologna da venerdì 8 a lunedì 11 settembre, organizzando una serie di convegni in cui i temi in discussione andranno dall'esistenza o meno del cibo perfetto all'importanza dei detergenti naturali, fino ad arrivare alla cosmesi green.
Ma a finire nel carrello della spesa non è solo il cibo. A riscuotere sempre più successo tra i consumatori è anche la cosmesi green. Secondo una ricerca di Cosmetica Italia questo mercato vale 950 milioni di euro, circa il 9% del fatturato totale dell'intero comparto nazionale.
"I numeri del biologico messi insieme fanno impressione - dichiara Fabrizio Piva, amministratore delegato di Ccpb - Da anni assistiamo senza pause a una crescita a ritmo elevato, sempre in doppia cifra. Quest'anno poi la produzione, in termini di nuovi operatori ed ettari coltivati, ha finalmente tenuto il passo della domanda di consumi. Anche noi organismo di controllo e certificazione dovremmo essere all'altezza investendo in formazione e procedure uniformi. Per questo abbiamo dato vita ad Assocertbio, l'Associazione organismi di controllo e certificazione del biologico italiano che presenteremo proprio a Sana".
Per questa edizione di Sana, Ccpb partecipa sia nell'area food (padiglione 26, stand C55), che nell'area cosmesi e benessere (padiglione 21, stand A53/B54).
Tre convegni Ccpb
Esiste il cibo perfetto? Se Bio vuole...
Se ci guardiamo attorno vediamo dappertutto l'attenzione verso i prodotti attenti all'ambiente, alla salubrità. Il biologico fa da capofila, un po' perché è stato tra i primi, un po' perché ha alle spalle le garanzie offerte dal sistema di controllo e certificazione, che il mercato riconosce e apprezza. Sono caratteristiche sicuramente perfettibili, ma che già pongono solide basi per gli anni a venire (venerdì 8 settembre ore 10.30, sala Notturno centro servizi blocco D).
Detergere in modo sostenibile: l'esperienza con Bioceq
Dopo l'agroalimentare e la cosmesi, la detergenza può essere un nuovo settore dove i valori del biologico e dell'ecologia possono catturare l'attenzione del mercato e dei consumatori. Ccpb ha messo a punto lo standard di certificazione per detergenti eco-biocompatibili Bioceq che si basa su alcuni semplici principi: tutti i componenti presenti nel detergente devono essere completamente e rapidamente biodegradabili (venerdì 8 settembre ore 14.30, sala Melodia centro servizi blocco B).
Il cosmetico biologico e naturale tra etica e ambiente
I cosmetici biologici nascono dalla ricerca di prodotti più naturali possibili. Oggi questa voglia si allarga ad altri ambiti affini: non solo il rispetto per la propria pelle e salute, ma anche l'impegno verso la sostenibilità ambientale, l'etica e l'attenzione per il benessere animale. Per questo la cosmesi biologica e naturale può essere la base di partenza per soddisfare le esigenze di consumatori maturi e consapevoli (sabato 9 settembre ore 11, sala Melodia centro servizi blocco B).
Fonte: Ufficio stampa Ccpb
I numeri del biologico
In Italia, stando agli ultimi dati Sinab, gli operatori attivi in questo campo sono 72.154 (più 12mila rispetto a dicembre 2015) e sono in continua crescita. Lo stesso vale per gli ettari coltivati con metodi naturali che hanno raggiunto quota 1.795.650 (più 20% rispetto al 2015). Numeri che in termini economici hanno permesso di generare un volume d'affari di 4,9 miliardi di euro, di cui 3,1 derivanti dal mercato interno e 1,8 dall'export (l'Italia è il secondo paese esportatore di biologico dopo gli Stati Uniti). Un contributo importante a questo risultato è arrivato dalla grande distribuzione che da marzo 2016 a marzo 2017 ha registrato un più 19,7% di fatturato proprio dalla vendita di merci bio. Gli italiani infatti scelgono sempre più prodotti naturali e lo dimostra il fatto che 5,2 milioni di famiglie acquistano biologico tutte le settimane (dati Nielsen/Nomisma).Ma a finire nel carrello della spesa non è solo il cibo. A riscuotere sempre più successo tra i consumatori è anche la cosmesi green. Secondo una ricerca di Cosmetica Italia questo mercato vale 950 milioni di euro, circa il 9% del fatturato totale dell'intero comparto nazionale.
"I numeri del biologico messi insieme fanno impressione - dichiara Fabrizio Piva, amministratore delegato di Ccpb - Da anni assistiamo senza pause a una crescita a ritmo elevato, sempre in doppia cifra. Quest'anno poi la produzione, in termini di nuovi operatori ed ettari coltivati, ha finalmente tenuto il passo della domanda di consumi. Anche noi organismo di controllo e certificazione dovremmo essere all'altezza investendo in formazione e procedure uniformi. Per questo abbiamo dato vita ad Assocertbio, l'Associazione organismi di controllo e certificazione del biologico italiano che presenteremo proprio a Sana".
Per questa edizione di Sana, Ccpb partecipa sia nell'area food (padiglione 26, stand C55), che nell'area cosmesi e benessere (padiglione 21, stand A53/B54).
Tre convegni Ccpb
Esiste il cibo perfetto? Se Bio vuole... Se ci guardiamo attorno vediamo dappertutto l'attenzione verso i prodotti attenti all'ambiente, alla salubrità. Il biologico fa da capofila, un po' perché è stato tra i primi, un po' perché ha alle spalle le garanzie offerte dal sistema di controllo e certificazione, che il mercato riconosce e apprezza. Sono caratteristiche sicuramente perfettibili, ma che già pongono solide basi per gli anni a venire (venerdì 8 settembre ore 10.30, sala Notturno centro servizi blocco D).
Detergere in modo sostenibile: l'esperienza con Bioceq
Dopo l'agroalimentare e la cosmesi, la detergenza può essere un nuovo settore dove i valori del biologico e dell'ecologia possono catturare l'attenzione del mercato e dei consumatori. Ccpb ha messo a punto lo standard di certificazione per detergenti eco-biocompatibili Bioceq che si basa su alcuni semplici principi: tutti i componenti presenti nel detergente devono essere completamente e rapidamente biodegradabili (venerdì 8 settembre ore 14.30, sala Melodia centro servizi blocco B).
Il cosmetico biologico e naturale tra etica e ambiente
I cosmetici biologici nascono dalla ricerca di prodotti più naturali possibili. Oggi questa voglia si allarga ad altri ambiti affini: non solo il rispetto per la propria pelle e salute, ma anche l'impegno verso la sostenibilità ambientale, l'etica e l'attenzione per il benessere animale. Per questo la cosmesi biologica e naturale può essere la base di partenza per soddisfare le esigenze di consumatori maturi e consapevoli (sabato 9 settembre ore 11, sala Melodia centro servizi blocco B).
Fonte: Ufficio stampa Ccpb