Ciliegie, il cracking è sotto controllo ma spaventa la Drosophila Suzukii

Qualità ottima ma c’è apprensione dopo le piogge di questi giorni

Ciliegie, il cracking è sotto controllo ma spaventa la Drosophila Suzukii

Stiamo entrando nel vivo della campagna ciliegie anche negli areali del Nord Italia – all’appello mancano solo le produzioni di montagna del Trentino-Alto Adige e Piemonte – che di certo non hanno accolto con piacere le piogge intense che hanno caratterizzato fino ad ora il mese di maggio; per ora - comunque - la situazione per quanto riguarda il cracking sembra essere sotto controllo, o quanto meno accettabile. Ciò che più preoccupa i produttori, invece, è la Drosophila suzukii, che in condizioni così umide diventa ancora più temibile.

“Nell’areale di Vignola la piovosità non è stata così importante come nelle altre zone di pianura – illustra a IFN, Maicol Leonesi commerciale della Leonesi Srl, società di Vignola (Modena) specializzata in ciliegie – quindi per ora i danni relativi alle spaccature sono piuttosto contenuti o inesistenti nel caso di ceraseti con copertura antipioggia, che rappresentano una quota sempre più importante. È chiaro che un clima così umido non favorisce la shelf life dei frutti e nemmeno ne esalta il sapore. Quindi, speriamo che il meteo si assesti in modo da affrontare la parte centrale della campagna con il giusto piglio”.
“Parlando con i produttori, c’è più preoccupazione per la Drosophila Suzukii che quest’anno sembra essere più temibile del solito a causa dell’inverno mite e di questa primavera umida che ne agevola la proliferazione”, conclude Leonesi.

Spostandoci in Romagna, più precisamente sulle colline cesenati, il produttore Loris Babbini, dell'Azienda agricola Le Bagnare, conferma i timori nei confronti del moscerino: “è senza dubbio il pericolo numero uno per il ciliegio e bisogna essere particolarmente attenti nella difesa, a partire dalla copertura con prodotti fitosanitari, altrimenti si rischiano danni ingenti. Infatti, la Droshophila suzukii, appena una varietà è in fase di invaiatura ha la capacità di colpire un numero elevatissimo di ciliegie all’interno della pianta, a differenza della mosca della frutta che tende a prediligere le cime. Per ora la situazione è accettabile, ma non bisogna abbassare la guardia. In merito alle piogge, nei nostri areali collinari non è piovuto tantissimo, quindi il cracking non è preoccupante (per adesso); invece, ho notato come alcune varietà mostrino già delle sfaccettature rosate su parte della buccia con un netto anticipo rispetto alla maturazione. Un fenomeno anomalo, probabilmente dovuto a questi continui sbalzi di temperatura”.

Proseguiamo il nostro tour cerasicolo con l’altro areale del Nord Italia attualmente in fase di raccolta, ovvero, quello di Verona, dove Alessio Costa di Lc Fruit, azienda di Monteforte D'Alpone, ci ragguaglia su questo inizio campagna: “entreremo nel vivo della raccolta a partire dalla prossima settimana; per ora le piogge non hanno provocato grandi danni in termini di spaccature dei frutti perché i frutti non sono ancora maturi. Comunque, nei prossimi giorni avremo un quadro sicuramente più esaustivo della situazione. In linea di massima prevediamo una campagna con una buona disponibilità di prodotto, senza eccessi, e questo dovrebbe favorire una buona remunerazione per i produttori”.

“In effetti i primi scarichi in mercato del prodotto locale non presentava particolari difetti – aggiunge Andrea Bonizzi, agronomo e responsabile del listino prezzi di Veronamercato – e vedremo nelle prossime sedute come si evolverà la situazione con l’aumento dei volumi. Attualmente Spagna e Puglia la fanno da padrone e i quantitativi immessi non sono in eccesso rispetto alla domanda, soprattutto per quanto riguarda il prodotto pugliese, quindi i prezzi si mantengono interessanti”.

Proprio in merito alla situazione pugliese, Alessio Baldini, responsabile vendite dell’azienda La Vera di Bisceglie, ci aggiorna sugli ultimi sviluppi: “è un momento complicato soprattutto sotto il punto di vista commerciale, perché in campagna c’è meno merce del previsto e difatti i prezzi alla produzione sono lievitati. Tuttavia, è complicato ribaltare questo aumento sui clienti, quindi non è facile trovare la quadratura del cerchio. Per lo meno non si registrano problemi significativi in campagna determinati da piogge o grandinate e questo ci aiuta sotto il profilo qualitativo”.(gc)

In apertura, Drosophila suzukii. Fonte immagine: FEM

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