Cime di rapa, la rivoluzione è nella raccolta meccanizzata

Da Hm.Clause le prime due varietà ibride adatte alle operazioni automatizzate

Cime di rapa, la rivoluzione è nella raccolta meccanizzata

Sono resistenti alla fioritura, hanno un’elevata shelf life, emettono i capolini contemporaneamente e quindi sono l’ideale per la raccolta meccanizzata. Stiamo parlando di Campanella e Meridiana, le varietà ibride di cime di rapa di HM. Clause. Sul mercato già da un paio di anni, sono adatte sia alla coltivazione in pieno campo che in serra, e idonee a qualsiasi zona d’Italia, ma “soprattutto sono particolarmente apprezzate nelle tre principali aree in cui si coltiva per la IV gamma: Bergamo, Sabaudia e Battipaglia”, spiega a IFN Riccardo Aringoli, responsabile commerciale per Lazio e Abruzzo della casa sementiera.

Meridiana

“Se c’è un problema che negli ultimi anni si fa sempre più sentire è la difficoltà nel reperire manodopera, fondamentale soprattutto per una coltura come la cima di rapa che necessita di almeno 7/8 persone per un solo ettaro – continua Aringoli -. Con queste due varietà invece, per la prima volta ibride, si può finalmente meccanizzare la raccolta risparmiando tempo, migliorando la programmazione e garantendo una scarsa perdita.”
Le due varietà ibride godono infatti di una forte omogeneità nell’emissione dei capolini, rasentando il 90-95%.  Questo consente all’operatore di effettuare un solo passaggio per la raccolta come già avviene per altre colture dedite alla IV gamma come valeriana, spinacino e rucola, e di non incorrere nella fioritura che potrebbe verificarsi invece quando la raccolta avviene manualmente, e di conseguenza in più fasi. “La resistenza alla fioritura è un altro elemento da tenere in considerazione al momento della scelta della semina, e queste varietà assicurano un’elevata resistenza essendo molto rustiche. Necessitano inoltre di poca acqua, pochi fertilizzanti e sono molto facili da coltivare”.

“La contemporaneità di maturazione dell’entrata in produzione permette una più accurata programmazione della coltura agevolando di conseguenza anche i costi”, aggiunge Giovanni Canino, Food Chain Manager di HM. Clause. 
Per quanto riguarda le caratteristiche organolettiche invece, gli esperti assicurano che il prodotto è altamente tenero, dal gusto dolce, ed è molto indicato per i produttori che esportano proprio per la sua lunga conservazione. “La shelf life di Meridiana e Campanella è maggiore rispetto ad altre varietà e infatti queste sono l’ideale per la lavorazione di prima gamma evoluta, quarta gamma e la surgelazione – sottolinea ancora Canino - e quindi anche per chi esporta all’estero e deve far fare al prodotto un lungo viaggio”.

Campanella

Le cimette si presentano molto compatte, con lo stelo lungo 10 centimetri e tenero. Il peso va dai 5 ai 10 grammi. Il corimbo è invece di 2 cm/2,5. Inoltre, tiene bene la fioritura ed è compatto e tondo. Scendendo maggiormente nei dettagli delle caratteristiche produttive, la densità di semina può raggiungere 1.5 milioni di semi per ettaro seminabili sia con la seminatrice pneumatica che meccanica.

Le differenze tra le due sono relative alla durata del loro ciclo. Campanella è più precoce, ha un ciclo di 40 giorni ed è maggiormente adatta per la coltivazione in pieno inverno, quindi si raccoglie ad inizio primavera, mentre Meridiana ha un ciclo di 60 giorni, si semina da fine agosto a fine novembre per una raccolta da ottobre ad aprile.
“L’azienda sta però lavorando a nuove varietà che raggiungono i 90 e i 120 giorni e con una infiorescenza più grande. Ci teniamo particolarmente a investire sulle cime di rapa – conclude Aringoli - perché il loro consumo, che in Italia avviene principalmente nelle regioni del Sud, si sta ampliando molto anche all’estero, soprattutto in Germania ed Inghilterra, voraci consumatori di cime di rapa di IV gamma”.