Dieci anni di pomodoro in Spagna: superfici ferme, mercati in movimento

Domanda interna in flessione, ma il prodotto resta tra i più consumati

Dieci anni di pomodoro in Spagna: superfici ferme, mercati in movimento

Negli ultimi dieci anni la superficie coltivata a pomodoro in Spagna si è mantenuta tra i 43 e i 47 mila ettari, con una produzione di 4-5 milioni di tonnellate. Due terzi vanno all’industria, mentre 1,5 milioni di tonnellate alimentano il mercato fresco. Il consumo domestico arretra a 12 kg pro capite, mentre le esportazioni rallentano pur mostrando segnali di ripresa nel 2024. Importazioni stabili, trainate da Marocco e Portogallo. Sono questi gli highlight principali del prodotto protagonista quest’anno a Fruit Attraction, che adesso analizzeremo nel dettaglio.

Produzione Stabile
Su 4-5 milioni di tonnellate prodotto all’anno circa due terzi sono destinati all’industria conserviera, con poli produttivi concentrati in Navarra, Estremadura e Siviglia. I restanti 1,5 milioni di tonnellate provengono dalla coltivazione per il consumo fresco: 600.000 tonnellate in campo aperto e 900.000 in serra, di cui il 65% localizzato tra Almería e la costa tropicale di Granada. Murcia e le Isole Canarie rappresentano altri bacini produttivi rilevanti, mentre produzioni più contenute si trovano in Navarra, Catalogna e Comunità Valenciana.

Sul fronte dei consumi interni, la domanda resta sostenuta ma con un lieve calo. Oggi il consumo domestico medio si aggira intorno ai 12 kg pro capite, mentre il canale horeca si colloca tra 1 e 2 kg. Rispetto al passato si registra una contrazione di circa un chilo per abitante, ma i pomodori restano tra gli ortaggi più stabili nelle preferenze degli spagnoli.

Export e import: dieci anni a confronto
Secondo i dati Datacomex del Ministero dell’Economia spagnolo, le esportazioni di pomodori hanno subito un netto ridimensionamento negli ultimi anni, pur mostrando nel 2024 segnali di recupero dopo i minimi toccati nel 2022 e nel 2023. Sul versante opposto, le importazioni si sono mantenute sostanzialmente stabili.

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Un’analisi dei prezzi medi annui conferma la tenuta delle esportazioni. Le curve relative ai valori di export e import risultano parallele, ma con una forbice costante a favore delle spedizioni spagnole: in media 0,55 €/kg in più. La differenza è spiegata dal formato: le esportazioni sono quasi sempre pronte per la vendita, mentre le importazioni – in particolare quelle provenienti da Marocco e Portogallo, che rappresentano il 78% del totale – arrivano spesso sfuse o in casse per il riconfezionamento.

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Destinazioni e origini del commercio
Il 99,9% delle esportazioni spagnole resta in Europa. I primi cinque mercati assorbono il 72% del totale, mentre l’Italia, con quasi 40.000 tonnellate importate nel 2023, si posiziona al sesto posto.

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Sul fronte opposto, le importazioni arrivano per oltre tre quarti da Portogallo e Marocco, mentre Paesi Bassi e Belgio rappresentano insieme il 19%. La stagionalità è un fattore chiave: il 94% delle importazioni marocchine si concentra tra ottobre e aprile, in concomitanza con la campagna spagnola; l’83% di quelle portoghesi ed europee avviene invece tra maggio e ottobre, quando la produzione nazionale rallenta.

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Un settore stabile ma in trasformazione
L’analisi mensile dei flussi mostra come import ed export siano attivi lungo tutto l’arco dell’anno. Le esportazioni raggiungono i valori minimi tra giugno e ottobre, senza mai scendere sotto le 20.000 tonnellate mensili. Le importazioni, invece, oscillano tra le 6.000 tonnellate di marzo-aprile e i picchi di fine estate.

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Nel complesso, la produzione spagnola di pomodori da mensa mantiene una sostanziale stabilità, pur adattandosi alle nuove dinamiche di mercato. L’innovazione varietale ha permesso di competere più efficacemente con il Marocco, giocando sui punti di forza legati alla qualità e alla diversificazione. A ciò si aggiunge la crescita del segmento biologico e sostenibile, che consolida la presenza del pomodoro spagnolo sulle tavole europee e rafforza la sua immagine nei mercati internazionali. (bf)