Dalla distribuzione
Esordio fresco e umido per il melone mantovano
Il punto dal mercato all'ingrosso di Bergamo
Ieri al mercato all’ingrosso di Bergamo hanno fatto il loro esordio i primi meloni mantovani. Ad accoglierli un clima umido e non proprio favorevole al consumo che però non ha frenato la vendita degli 80 colli arrivati, complice l’ottima qualità organolettica dei frutti.
Si segnalano, inoltre, volumi in crescita per le fragole, grazie alla presenza di prodotto da parte di diversi areali produttivi, come Basilicata, Campania, Verona ed è anche cominciata la commercializzazione del prodotto trentino, che accompagnerà il mercato fino a dicembre.
Con Federico Fapanni, venditore dell’azienda Ortobergamo, abbiamo fatto una panoramica in merito all’andamento di questi frutti tra i banchi del mercato.
“Il melone mantovano è arrivato con un anticipo di una decina di giorni, ma, stando a quello che si dice, si preannuncia una stagione con volumi limitati fino a giugno e con un probabile vuoto produttivo che sorprenderà il mercato nel momento in cui terminerà l’origine siciliana. Il frutto è stato commercializzato intorno a 3,50 euro al chilogrammo, circa 1-1,50 euro in più rispetto al melone siciliano. La qualità dei primi meloni mantovani ha permesso di esaurire il prodotto: il frutto è dolce, delicato e profumato. Nonostante le temperature, chi lo conosce lo apprezza e lo acquista”, dichiara Fapanni a IFN.
Per quanto riguarda le fragole, dal mercato di Bergamo si registra un’offerta in aumento e una conseguente contrazione dei prezzi, accompagnata da richieste non troppo brillanti.
“In questo momento, al mercato si incrociano diverse origini, dal sud Italia a Verona, fino al Trentino. Le quotazioni partono da 2,80-3,50 euro al chilogrammo per il prodotto lucano, da 8 a 13 euro al collo (2 chilogrammi, ndr) per la fragola di Verona e intorno ai 15 euro al collo per la referenza trentina. Quest’ultima è caratterizzata da una maggiore shelf life e resistenza alle alte temperature ma è meno dolce rispetto al prodotto della Basilicata”, conclude Fapanni.(gc)