Fruit Attraction non delude le attese

Bagno di folla nella giornata di apertura

Fruit Attraction non delude le attese

Se il buongiorno si vede dal mattino, Fruit Attraction corrisponde certo a una giornata radiosa. Il debutto della manifestazione madrilena è stato convincente, sia per quantità e qualità degli espositori che per quantità dei visitatori. Oltre un’ora di fila alla stazione dei taxi per il rientro all'hotel in serata, malgrado un flusso ininterrotto di vetture, ne sono state la prova tangibile.

Sulla qualità dei visitatori è ancora presto per fare un bilancio anche se, passando per i padiglioni, l’idioma spagnolo risulta largamente dominante, connotando piuttosto decisamente l’assetto della manifestazione verso Spagna e America Latina.

Sul piano espositivo, ci pare doi poter dire che comincia a delinearsi il tema della sostenibilità non solo su prodotti e packaging ma anche nei materiali di arredo e nella cartellonistica. Curioso, però, che il focus espositivo non sia più il prodotto, frutto o macchinario che sia, quanto l’ospitalità, con servizi di ristorazione sempre attivi e professionali.

Una fiera incentrata sui contatti e gli incontri, dove nessuno fa caso se il prodotto proposto è lontano dalla zona di passaggio o se il macchinario si muove per ore a vuoto simulando l’operazione che dovrebbe fare ma senza prodotto. Fruit Attraction non è la fiera per le novità ma quella delle relazioni.

Sentendo la folta schiera degli espositori italiani si respira un’aria di soddisfazione come già si era notato lo scorso anno. Il clima è positivo, l’ottimismo domina la scena spinto da una folla brulicante che in taluni momenti diviene persino eccessiva. Un’aria frizzante che fa bene per ricaricare gli operatori dopo una stagione estiva complessa, sia sul fronte produttivo che di consumo, salvata solo da un’inflazione che consentirà di far tornare i conti a valore. 

La fiera fisica è dunque irrinunciabile, malgrado i costi dei trasporti e dei soggiorni siano ulteriormente lievitati. Segnale di un comparto in equilibrio fra resilienza e incoscienza