Gianmarco Guernelli: un inizio d’anno in salita per l’ortofrutta

L’incertezza è l’unica certezza del 2023

Gianmarco Guernelli: un inizio d’anno in salita per l’ortofrutta

“L’epoca davvero nuova che viviamo si porta dietro un’instabilità a tutti i livelli che condiziona i comportamenti delle persone così pesantemente che nulla ci deve più stupire. Guerra, costi energetici, politica monetaria e pandemie stanno agendo così a fondo sulle nostre sicurezze che “permacrisi” è il termine più corretto per fotografare l’attuale situazione”. Con queste parole Gianmarco Guernelli, responsabile acquisti ortofrutta di Conad, introduce la chiacchierata sui primi due mesi della categoria ortofrutta nella sua azienda. Un cluster rappresentativo – non solo perché Conad è leader nel mercato nazionale nella Gdo ma perché con le sue cooperative e consorzi è anche fra le più capillari organizzazioni sul territorio nazionale come distribuzione di associati e, quindi, di punti di vendita.

Fare la spesa comprando meno e più spesso è un’abitudine che si va consolidando, c’è più attenzione alle promozioni (lo conferma oltre l’80% del campione delle ricerche viste di recente), all’MDD rispetto alle marche leader industriali (65%) e ai primi prezzi (37%); l’80% dei clienti tende a eliminare gli acquisti superflui e, addirittura il 92% gli sprechi di prodotto. Ma la convenienza non è l’unico focus: la qualità dei freschi si consolida come primo fattore di scelta del negozio di fiducia, seguito dal trovare ciò che si cerca e dalla completezza dell’assortimento”, prosegue Guernelli, evidenziandoci anche i trend più significativi dell’ortofrutta in Conad.

“Dopo aver chiuso l’ultimo periodo del 2022 con una leggera inflazione (+2%), l’inizio del 2023 ha visto una ripresa dei prezzi a causa prevalentemente di problemi di approvvigionamento delle verdure. A febbraio, di fronte a un calo dei volumi venduti di circa il 3% a rete corrente, il fatturato è cresciuto poco più di un punto. In calo la frutta, mentre il peso imposto complessivamente cresce ancora a valore e compensa le perdite dello sfuso e del peso variabile confezionato. A fine 2022, per la prima volta in Conad, il peso imposto ha superato a quantità il 50% delle vendite, seppur di frazioni, mentre il variabile è sceso sotto il 50%. A livello generale Conad nel settore ortofrutta ha performato complessivamente bene per il contesto: abbiamo chiuso il 2022 con – 3,7% a volume e un + 4,9 % a valore a rete corrente", conclude il manager.

Come si inseriscono in questo quadro le diverse categorie dell’ortofrutta? “Gli andamenti sono molto differenziati e non sono sempre dipendenti dagli andamenti stagionali. Il clima ha condizionato le orticole, in carenza o in esubero e mai in equilibrio, con ripercussioni pesanti sulle vendite e lo stesso per gli agrumi, penalizzati dall’inverno caldo. Diverso il discorso per banane e limoni, pur in sentiero negativo. Bene fragole e frutta esotica, malgrado i prezzi, stabili mele e pomodori. Bene anche la IV gamma a gennaio ma con qualche segnale negativo nelle ultime settimane da attenzionare. Concluderei con la pressione promozionale, in calo progressivo a livello complessivo sull’LCC dal 26% del 2019 al 22% del 2022, è ora stabile, come l’ortofrutta che è passata dal 18% al 14% e adesso è stabile".