“I nostri meloni guidano il mercato”

BASF | Nunhems: un quarto della produzione italiana porta la nostra firma

“I nostri meloni guidano il mercato”

La fortuna di un prodotto ortofrutticolo passa sempre più attraverso il miglioramento genetico e la conseguente capacità di offrire varietà in grado di soddisfare produttori e consumatori. Nel caso del melone, l’asticella delle performance si è alzata sensibilmente negli ultimi anni: le vendite a valore sono cresciute senza deprimere i volumi, segno che l’innovazione varietale ha permesso di innalzare lo standard qualitativo, incontrando le aspettative del mercato.
Tra i player che guidano questa evoluzione spicca BASF | Nunhems, che può contare su una quota significativa della produzione nazionale. “Un melone su quattro in Italia è delle nostre varietà — spiega Simona Parenti, Account Manager melone e anguria Nord — e, anno dopo anno, continuiamo a crescere, puntando a raggiungere il 30-35% di market share”.

Bernini

L’ampiezza del catalogo varietale lo conferma: 34 varietà di meloni suddivisi tra 5 cantalupi LSL, 9 retati italiani, 7 piel de sapo, 6 charentais e 7 tipologie speciali. Una proposta capace di coprire tutti gli areali, dal Nord al Sud Italia, e ogni modalità di coltivazione, dalla serra al pieno campo. Produttività e resa rimangono requisiti imprescindibili, a cui oggi si affiancano rusticità e vigoria, fondamentali per affrontare le sfide imposte dal cambiamento climatico. “La qualità organolettica resta la nostra priorità — sottolinea Parenti — perché solo con gusto, dolcezza e aromi inconfondibili si può davvero incentivare il consumo”.

Honeymoon

Un assaggio concreto dell’innovazione firmata BASF | Nunhems è arrivato in occasione del primo Simposio del melone mantovano IGP, dove l’azienda ha presentato alcune delle sue punte di diamante nel campo prova, a partire dal retato nazionale, che resta la punta di riferimento del comparto. “Bernini si conferma il riferimento del segmento medio-precoce, apprezzato per produttività, qualità e shelf life. Torricelli, invece, è la novità per i trapianti tardivi, capace di garantire elevato grado brix anche con caldo intenso mentre Mercalli, ultimo arrivato, si distingue per il pacchetto resistenze completo e l’elevata qualità organolettica”, specifica Parenti.

Sweet Flame

“Tra i lisci – prosegue l’esperta –  Honey Moon si è ormai affermato come varietà iconica: sapore dolce, aromi unici e adattabilità in tutti gli areali produttivi. Sweet Flame, invece, è un retato senza fetta dalla polpa rossa, ideale per i cicli estivi in pieno campo grazie alla sua rusticità. In crescita anche la tipologia Piel de sapo, che conquista nuove aree produttive come la Sardegna: qui Guamarè si distingue per la presentazione elegante, calibro in linea con le tendenze di mercato e un gusto intenso ad alto grado brix”.

Guamarè

Il filo conduttore di queste innovazioni è chiaro: resilienza agronomica e qualità sensoriale. Due elementi che spesso si contrappongono, ma che la ricerca BASF | Nunhems riesce a far convivere. “La nostra missione — conclude Parenti — è offrire ai produttori soluzioni affidabili e ai consumatori meloni capaci di sorprendere ad ogni morso”.