«Il settore ha bisogno di contenuti, non di retorica bucolica»

La professoressa Gullino presenta il festival ColtivaTo

«Il settore ha bisogno di contenuti, non di retorica bucolica»

In agricoltura comunicare i contenuti, senza ricadere nella classica retorica “bucolica” volta a dare un’immagine benevola ma superficiale del mondo agricolo, sembra una missione impossibile, e spesso i colpevoli sono gli agricoltori stessi poco inclini a raccontare al mondo esterno le sfaccettature di un settore economico indispensabile per l’uomo.  

“Questa è stata la molla che mi ha fatto scattare la volontà di organizzare un momento di confronto e di racconto, dedicato al grande pubblico. Così è nato ColtivaTo, il Festival Internazionale dell’Agricoltura, un evento diffuso che invaderà i saloni aulici della cultura torinese, dal 31 marzo al 2 aprile” ha spiegato a IFN la Prof.ssa Maria Lodovica Gullino, dell’Università di Torino.

Il circolo dei lettori

L'intento della Professoressa, che ha ideato l’evento assieme ad Antonio Pascale (scrittore e ispettore presso il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste) è nobile, perché cerca di raccontare a un pubblico di città l’agricoltura che sfama il mondo, l’innovazione che la caratterizza, i problemi che in questo momento complicano la vita degli agricoltori, gli effetti positivi e negativi della globalizzazione. 
“È un festival laico, dove verranno analizzati e dibattuti i temi più importanti del settore, partendo dai numeri e dai fatti, senza preconcetti.” 

Un approccio sicuramente scientifico nella trattazione dei temi, ma strettamente legato alla cultura sotto diversi punti di vista, in primis, la scelta delle location: “ColtivaTo andrà in scena in alcuni dei luoghi simbolo della cultura torinese, come il Museo egizio, il Circolo dei lettori, la Cavallerizza Reale, il Conservatorio Giuseppe Verdi e il Museo del Risorgimento, perché siamo convinti che i temi importanti meritino palcoscenici all’altezza. Non da meno sono previsti momenti di intrattenimento fra spettacoli teatrali, proiezioni cinematografiche e serate musicali che hanno l’obiettivo di raccontare i temi a noi cari, ma in chiave artistica. Una ‘contaminazione’ che ritengo possa avvicinarci ulteriormente al pubblico torinese”.

Il conservatorio Giuseppe Verdi

Il programma (clicca qui per scaricare) di ColtivaTo è denso di contenuti. Ad esempio, si parlerà dell’importanza dell’acqua, di agricoltura di precisione, dell’evoluzione dei fitofarmaci, del ruolo dei migranti in agricoltura, del cambiamento climatico, della robotica e tanto altro, raccontati da ospiti di tutto rilievo: “Solo per citare quelli più conosciuti al grande pubblico avremo Ilaria Capua che parlerà di salute circolare, Carlo Petrini che si addentrerà nel tema dei migranti e la Prof.ssa Elsa Fornero che si occuperà del tema del lavoro nel settore agricolo" ha sottolineato Gullino.

Il piatto è ricco, ma la Prof.ssa Gullino ci tiene a rimarcare come sia importante non tanto la quantità quanto la qualità dei contenuti: “Spero che ColtivaTo possa essere un primo passo di stimolo per il settore agricolo a raccontarsi per quello che fa realmente, non limitandosi a sciorinare i classici luoghi comuni triti e ritriti. È sicuramente difficile e faticoso ma nel lungo periodo ne trarremmo beneficio tutti, soprattutto gli agricoltori”.