Ingrosso in affanno, per la frutta di stagione è notte fonda

Lucatorto (Bari): «Rallentano gli agrumi, per le pomacee fase stabile»

Ingrosso in affanno, per la frutta di stagione è notte fonda

Abbiamo raccontato a più riprese, con l’aiuto dei grossisti, un andamento del mese di gennaio molto sottotono per le contrattazioni nei mercati all’ingrosso. Ma nelle prime settimane di febbraio la musica sembra non essere cambiata. Ne parla a IFN Pino Lucatorto, grossista del Mercato di Bari. “Ci aspettavamo un cambio di marcia a febbraio ma così non è stato, nessuna ripresa e l'andamento delle contrattazioni prosegue senza una positiva dinamica”. 

“Soprattutto per la frutta di stagione le cose non stanno andando bene: gli agrumi hanno avuto una brusca frenata, mentre per le pomacee, soprattutto pere, la concorrenza del prodotto estero si fa sentire. Per quanto riguarda le arance, sia per il tarocco che per le arance bionde, le vendite si sono fermate e c’è una forbice di prezzo molto ampia, poco utile al mercato, e l’offerta disponibile è contraddistinta dai calibri piccoli”. 

Per le pomacee vendite più lineari ma nulla di esaltatane: per le Golden 80/85 i prezzi oscillano da 1,40 a 1,70 euro al chilogrammo e per le Red Delicious si oscilla da 1,50 a 1,80 euro al chilogrammo. Per le mele club, la Envy e la Pink Lady sono quelle più richieste e hanno quotazioni che superano i 2 euro. 

Per le pere: Conference quotate tra i 2 e i 2,30 euro al chilogrammo, Abate e Decana 2,50 euro al chilogrammo. Il prodotto proveniente da Belgio e Olanda ha prezzi molto concorrenziali, sempre sotto i 2 euro”.

“Per le fragole della Basilicata i quantitativi superiori alla media determinano quotazioni piuttosto base per il periodo, 3-3.50 euro al chilo ma le richieste non mancano. Male le cicorie, che rasentano i 0,30 euro al chilo e anche i finocchi sono in caduta libera. Momento delicato e purtroppo per capire quando vedremo la luce in fondo al tunnel ci vorrebbe un mago”, conclude Lucatorto.