Joinfruit punta dritto all’intelligenza artificiale nei frutteti

Con Rurall avviata una riflessione sull'innovazione digitale nel settore

Joinfruit punta dritto all’intelligenza artificiale nei frutteti

Durante l’ultima giornata di Macfrut 2024, si è tenuto con successo l’evento “Ortofrutta Connect”, organizzato congiuntamente da Joinfruit e Rurall – Rural & Urban Digital Hub per offrire una valida occasione di riflessione sulle nuove frontiere dell’innovazione digitale nel settore ortofrutticolo. 
L’evento ha rappresentato l’opportunità di aprire un dialogo specializzato sulle potenzialità della tecnologia per migliorare la produttività, la sostenibilità e la redditività in agricoltura.

Joinfruit ha intrapreso la digitalizzazione della gestione agronomica con Diagram Group, mentre con Rurall e Oròbix ha avviato la sperimentazione di soluzioni per il controllo qualità dei prodotti agricoli in campo basate sull’Intelligenza Artificiale su alcuni campi di mele, realizzando il progetto “Ortofrutta Connect: l’Intelligenza Artificiale e la raccolta e la gestione delle immagini in aiuto alle aziende agricole” nell’ambito del Programma Operativo 2024-2026. 

Bruno Sacchi, Direttore di Joinfruit

“Abbiamo scelto questo progetto – ha raccontato il Direttore di Joinfruit Bruno Sacchi – per dare valore alle nostre produzioni attraverso la tracciabilità digitale, per migliorare la programmazione degli interventi in campo così come la pianificazione in fase di conferimento e per perseguire una sostenibilità ambientale che vada di pari passo con quella economica: investire in tecnologie digitali per noi significa in primis avere l’obiettivo di portare maggior reddito ai nostri produttori, attraverso sistemi semplici che non siano troppo invasivi sulle pratiche agronomiche quotidiane delle loro aziende e che generino un risparmio sui costi”.

La soluzione offerta da Rurall è semplice e va incontro a queste esigenze: attraverso delle telecamere posizionate sui trattori che lavorano quotidianamente nei campi, è stato possibile raccogliere immagini che forniscono agli agricoltori le informazioni necessarie per anticipare le scelte agronomiche, tra cui accrescimento e numero dei frutti, grado di maturazione e colorazione, qualità del prodotto, ingiallimenti delle foglie, presenza di patogeni o di insetti parassiti. Uno strumento che permette, quindi, di anticipare i possibili scenari in campo, conseguentemente riducendo i costi dei trattamenti e anche l’impatto ambientale, e al tempo stesso migliorando la programmazione in fase di conferimento: “Una corretta stima della produzione – prosegue Sacchi – ci porta a una migliore pianificazione delle celle (per le quali spesso si va in affitto presso strutture terze), mentre il trasferimento della qualità del prodotto ci permette una migliore gestione dello stoccaggio in fase di post-raccolta.”
Un progetto, dunque, che ha permesso una valorizzazione importante dei dati raccolti in campo, fondamentali per parlare di tracciabilità e qualità del prodotto.

Alessandra Bonetti, General Manager di Rurall

“Il settore agroalimentare - sottolinea Alessandra Bonetti, General Manager di Rurall - si trova ad affrontare sfide che trovano risposta nell’innovazione digitale e nella tecnologia, le quali rappresentano il tracciato da seguire per ottenere prodotti sani, autentici e sostenibili. Non parliamo più quindi di resa fine a se stessa, bensì di produzioni accessibili e di qualità grazie all’adozione di pratiche agricole rigenerative che passano dalla digitalizzazione e dall’acquisizione di dati, ossia dalla conoscenza. E proprio sul tema dei dati e della conoscenza – aggiunge Bonetti - Rurall, attraverso il progetto Infragri, si sta impegnando a supportare il comparto agricolo nella raccolta di dati utili ad attuare pratiche di sostenibilità. Joinfruit – conclude la General Manager di Rurall - ha ben compreso le potenzialità di un approccio sistemico e integrato e lo ha applicato per valorizzare le produzioni e garantire tracciabilità dei prodotti e trasparenza della filiera”.

Stefano Farisè, Responsabile Divisione AI manufacturing Oròbix, ha fornito un’interessante panoramica della frutticultura di precisione, esponendo le potenzialità dell’IA e del machine learning nell’ottimizzazione dei processi di raccolta e conferimento delle mele, mentre Gianluca Ferrari, co-founder di Hypermeteo, ha esplorato la relazione tra cambiamento climatico e tecnologie digitali, spiegando come la rivoluzione digitale possa essere un collante tra i diversi settori, grazie alla raccolta di dati che possono interagire tra loro.

Infine, Aurora Cavallo, Direttore Condifesa Cuneo, ha sottolineato come l’innovazione sia una leva sulla quale puntare per adattare il sistema della gestione del rischio in agricoltura agli attuali mutamenti dello scenario climatico, mentre Serena Selvetti, Responsabile Agricoltura 4.0 Consorzi Agrari d’Italia, ha illustrato le possibilità di partecipazione al Bando M2C1 I2.3, “Innovazione e meccanizzazione nel settore agricolo alimentare”, che prevede incentivi (dal 65% all’ 80%) sugli investimenti finalizzati al miglioramento del parco macchine agricole e all’introduzione di sistemi di agricoltura di precisione per l’innovazione e l’efficientamento della produzione agricola.

“Ortofrutta Connect” è attualmente in sperimentazione in tre diverse aziende agricole del gruppo Joinfruit, e l’obiettivo per i prossimi anni è “ampliare la platea dei produttori – conclude Sacchi - per migliorare ulteriormente i risultati delle immagini. L’ambizione è quella di avere, nell’arco di pochi anni, delle stime accurate su tutta la nostra produzione in modo da efficientare la gestione del prodotto e migliorare le performance. Inoltre, vogliamo formare e informare il più ampio numero di aziende socie sull’evoluzione del progetto. Anzi, siamo aperti a qualsiasi forma di collaborazione a chiunque fosse interessato, perché crediamo che la condivisione di idee e progetti possa portare valore a tutto il settore". (am)