Logistica, il tempo di navigazione Asia-Mediterraneo è aumentato del 39%

Come cambiano le rotte con gli attacchi degli Houthi yemeniti alle navi

Logistica, il tempo di navigazione Asia-Mediterraneo è aumentato del 39%

Gli attacchi degli Houthi yemeniti sul canale di Suez hanno rivoluzionato la logistica, costringendo le navi a circumnavigare l'Africa. La nuova dinamica comporta sia tempistiche che costi maggiori, come ha evidenziato anche la testata Trasporto Europa nel riportare una ricerca di Sea-Intelligence. 

In particolare, la società di ricerca ha indagato i tempi di transito tra sotto-regioni nel primo trimestre 2024 confrontandoli con il secondo semestre 2023.
Le aree prese in esame sono due sotto-regioni dell'Asia (nord e sud-est), tre del nord Europa e tre del Mediterraneo (est, ovest e centro). "La valutazione - viene riportato - è stata compiuta considerando i collegamenti tra le quattro coppie di porti più connesse in ciascuna coppia di regioni".

Per quanto riguarda le tempistiche, queste crescono maggiormente sul Mediterraneo. Come riporta la ricerca: "Il valore medio per l'intero bacino è del 39%.  Le quattro coppie di sotto-regioni più colpite si riferiscono al Mediterraneo orientale e centrale. Ciò ha senso perché tali collegamenti hanno avuto la deviazione più lunga. Il tempo di transito minimo medio è aumentato di ben il 61%-63% verso il Mediterraneo orientale e del 39%-40% verso il Mediterraneo centrale (area che comprende i porti italiani)".

Tra gli altri risultati (anche se più prevedibile) c'è l'aumento percentuale del tempo sulle rotte tra Asia e Mediterraneo rispetto a quelle per il Nord Europa.
"La rotta che collega il Nord Europa con il Sud Est asiatico mostra un incremento medio di circa il 15% con una punta massima di circa il 25% per la rotta tra il Sud est asiatico e il Mare del Nord. L'incremento percentuale più basso (10%) è invece sulla rotta Nord Asia-Baltico".

Oltre alle tempistiche, impattano sui trasporti anche le blank sailing ovvero le cancellazioni dei viaggi sulle partenze programmate. Come specifica la ricerca, queste cancellazioni sono state utilizzate in maniera massiccia dai vettori durante la pandemia, a causa dei porti congestionati.
"Lungo la rotta Asia-Nord Europa - riporta la ricerca - la percentuale di capacità annullata è quasi raddoppiata da marzo ad aprile, passando dal -12% al -21%. Però sulla rotta Asia-Mediterraneo appare una tendenza opposta, con la quota di capacità annullata che passa dal -17% di marzo al -8% ad aprile. La situazione sulla rotta transpacifica è più stabile, perché emerge una riduzione della capacità di circa -14% verso la costa ovest e -11% verso la costa est del Nord America, sia a marzo che ad aprile 2024. Secondo gli analisti, ciò indica un ambiente operativo molto più instabile in Asia-Europa rispetto alla Transpacifica".
Questo aumento delle blank sailing è guidato dalla crisi del Mar Rosso considerato che non ci sono navi inattive mentre le tariffe spot sono aumentate bruscamente nelle ultime settimane.

“Se i servizi di circumnavigazione dell'Africa inizieranno a operare con livelli di affidabilità pari a quelli del periodo prepandemico - conclude la ricerca - allora questa capacità assorbita sarà restituita al mercato e potremmo vedere fino al 4% di capacità aggiuntiva immessa nel mercato nel 2024. Questo si aggiungerebbe al 9% di nuove consegne di navi nel 2024, aggravando ulteriormente la sfida dell'eccesso di capacità per le compagnie di navigazione”. (am)