L’UE METTE ALLE STRETTE I CONTAINER FRIGORIFERI CHE UTILIZZANO L’HCFC-141B

L’UE METTE ALLE STRETTE I CONTAINER FRIGORIFERI CHE UTILIZZANO L’HCFC-141B
Secondo quanto riporta Trasporto Europa, l'Unione Europea avrebbe intenzione di eliminare la tolleranza finora assicurata nei confronti del bando sull'HCFC-141b utilizzato come refrigerante nei container frigoriferi e considerato nocivo allo stato d'ozono.
L'Unione Europea aveva già bandito nel 2004 la vendita di container che utilizzano HCFC-141b, nell'ambito di una normativa che poneva limiti al commercio di container refrigerati "rischiosi" per la salvaguardia del clima. Tuttavia, per non creare ostacoli al commercio internazionale, la Commissione europea aveva concesso una proroga all'uso di tali container, purché essi non venissero commercializzati "in modo permanente" sul territorio comunitario. Una definizione che aveva creato un'area grigia dove col passare degli anni sono cresciuti gli abusi. Per esempio, un agente delle Dogane non può stabilire se un container refrigerato che entra nell'Unione Europea sia o meno legale.
Nei giorni scorsi, la Commissione europea ha quindi comunicato ai costruttori di container che entro breve tempo adotterà un atteggiamento più restrittivo, abolendo proroghe ed eccezioni, e agendo insieme con gli Stati membri.
Le alternative tecniche all'utilizzo dell'HCFC-141b esistono da tempo e sono il Cyclopentane ed il Supotec, materiali che offrono le stesse caratteristiche isolanti, ma che non danneggiano l'ozono e non producono cambiamenti climatici. Tuttavia oltre l'80% dei container refrigerati di tutto il mondo utilizza l'HCFC-141b, mentre solo il 15% impiega il Supotec (grazie alla Maersk Container Industry che lo ha sviluppato e brevettato e che lo vende anche ad altri produttori di container).
Secondo la Maersk Container Industry, utilizzare il Supotec rispetto all'HCFC-141b comporta un costo di produzione contenuto, ossia 50 dollari per unità.
Un eventuale bando totale dell'Unione Europa avrebbe ripercussioni sull'intera catena logistica mondiale, tanto da aumentare già ora il rischio di un investimento in container che utilizzano l'HCFC-141b.

Fonte: Trasporto Europa