Dal campo
Parlapiano Sicilia, la nuova stagione dell’Arancia di Ribera DOP parte “al naturale”
“No alla deverdizzazione: il sapore autentico nasce dal rispetto dei ritmi del territorio”

La campagna 2025/26 dell’Arancia di Ribera DOP prende ufficialmente il via il 21 novembre. A dare il segnale di partenza è Parlapiano Sicilia, storica azienda di Ribera, leader nella commercializzazione di questa eccellenza agrumicola, che ancora una volta sceglie di seguire il ritmo naturale del frutto.
«Abbiamo deciso di iniziare la raccolta solo quando la colorazione e il grado brix sono al punto giusto — spiegano dalla famiglia Parlapiano — perché per noi la qualità autentica nasce nel rispetto dei tempi della natura, non nelle forzature di mercato».
Una scelta che si traduce in un’arancia dal sapore pieno e dall’aroma intenso, non sottoposta a cicli di deverdizzazione, pratica che accelera artificialmente la colorazione della buccia ma penalizza gusto e succosità. La filosofia aziendale, da sempre, è quella di garantire un prodotto fresco e genuino, frutto di un equilibrio tra tradizione agricola e innovazione tecnologica.

Leadership consolidata e crescita costante
I numeri confermano la posizione di vertice della Parlapiano Sicilia nel comparto. Durante l’ultima stagione, l’azienda ha lavorato 9.582.995 kg di Arancia di Ribera DOP, pari a circa il 60% del volume totale certificato (dati MASAF). Un risultato che testimonia la solidità di un progetto imprenditoriale radicato nel territorio e costruito sul valore della denominazione di origine.
«Riteniamo che la DOP sia non solo un marchio di qualità, ma un patto di fiducia con il consumatore — sottolineano i Parlapiano —. Chi acquista un’arancia di Ribera deve poter riconoscere la differenza, sentire che dietro c’è una storia, un territorio e un modo di lavorare unico».
Un frutto che racconta la Sicilia
L’Arancia di Ribera D.O.P. è conosciuta per la polpa bionda, dolce e croccante, e per la particolare facilità con cui si sbuccia. È ideale sia per il consumo fresco che per la spremitura, grazie all’elevata succosità e al suo contenuto di vitamina C è alleata del sistema immunitario.
Altro tratto distintivo è la buccia edibile, non trattata dopo la raccolta: viene semplicemente lavata e asciugata, mantenendo così tutte le caratteristiche naturali del frutto. «È una garanzia di trasparenza e naturalità — aggiungono dall’azienda —, perché l’arancia arriva sulle tavole così come la raccogliamo, senza artifici».

Un microclima unico per un’eccellenza riconosciuta
La valle di Ribera, attraversata dai fiumi Verdura e Magazzolo, racchiusa tra i monti Sicani e il mare, offre un microclima irripetibile: fresco d’estate, mite d’inverno, protetto dai venti e favorito da acque irrigue di alta qualità. È qui, dagli anni ’30, che la coltivazione dell’arancia bionda ha trovato il suo habitat ideale, grazie al lavoro e alla passione di generazioni di agricoltori.



















