Patate biologiche, quando il packaging fa la differenza

La referenza a marchio Bio Val Venosta di Vip spicca all’interno del reparto

Patate biologiche, quando il packaging fa la differenza

Durante una delle ultime rilevazioni in un punto vendita Il Gigante abbiamo trovato nel reparto ortofrutta un prodotto che ha catturato il nostro interesse e ora vi spieghiamo il perché. La referenza in questione sono le patate biologiche in sacchetto di carta da 2 chilogrammi a marchio Bio Val Venosta del Consorzio Vip.
 
La confezione è una vera e propria busta, realizzata interamente in carta riciclabile anche per quanto riguarda i manici e la feritoia dotata di rete, dalla quale si può vedere il prodotto. Questo aspetto permette di valorizzare la referenza, richiamando naturalità che fa gioco anche nella comunicazione del biologico. 

La carta inoltre permette di far risaltare la grafica: in alto ben visibile troviamo il logo dedicato al bio del Consorzio Vip; gli elementi preponderanti sul packaging sono di natura evocativa e visiva, da cui il consumatore può percepire un legame profondo con il territorio, accentuato dalla presenza della cartina geografica stilizzata sul lato della confezione che indica dove si trova la Val Venosta. Ciò che si evince è anche l’esistenza di una gamma vista la presenza di più prodotti sul pack. 
Troviamo che una confezione come questa esalti una referenza come la patata biologica, che con questo “vestito” manifesta un legame ben chiaro con la sostenibilità e con il territorio di produzione.

Siamo abituati a vedere le patate confezionate nelle classiche reti in plastica e senza una comunicazione così evocativa e focalizzata, per questo gli elementi grafici e la tipologia di packaging utilizzata risaltano all’interno del reparto ortofrutta, valorizzando la referenza.

Ha collaborato Fabrizio Pattuelli

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