Il meglio di IFN
Pomodoro, i consumatori non hanno le idee chiare
Pianeta Rosso svela dati sorprendenti
Al primo giorno di Macfrut è entrato in in scena “Pianeta Rosso – Il pomodoro come non l’avete mai visto”, che replicherà nella giornata odierna (ore 14 Padiglione D4). Durante l’evento, organizzato da Macfrut e Agroter con la collaborazione di aziende di primaria importanza del comparto del pomodoro, a partire dalla ricerca varietale (Assosementi Road to Quality e Cora Seeds) dalla produzione e commercio (Valfrutta Fresco, Società Agricola Gandini, F.lli Lapietra ed il pomodoro di Pachino IGP) fino ad arrivare alle tecnologie di lavorazione delle bacche (Sorma Group), ha visto i partecipanti protagonisti di un “blind panel test” su 6 tipologie di pomodoro con i risultati elaborati in tempo reale attraverso un sistema di televoter.
La cosa più interessante è che gli stessi pomodori assaggiati dai “professionisti” del settore erano stati degustati da un campione di consumatori e, come si poteva immaginare, non sono mancate le sorprese, che vi riassumeremo nell’edizione di domani dopo che, fra poche ore, si sarà concluso il 2° turno di assaggi, su altre 6 tipologie di pomodoro.
Un approfondimento del Progetto Pianeta Rosso - che ha destato ieri non poco stupore fra i partecipanti - è stata la definizione delle destinazioni d’uso da parte degli acquirenti, effettuata direttamente “sul campo”, ovvero, all’interno di due supermercati Famila del Gruppo Arca Spa di Cesena.
“I dati mostrano come ci sia ancora molto da lavorare nei punti vendita sotto questo punto di vista – ha spiegato Alfonso Bendi Research & Consulting Director di Agroter – poiché per ogni destinazione d’uso principale come ad esempio gratin, caprese, piuttosto che alla griglia, non c’è mai la o le tipologie tecnicamente più adatte in vetta alle preferenze, ma il - o più frequentemente - i pomodori più consumati in senso generale dal cliente a dimostrazione di come il consumatore medio sappia poco o nulla sulle proprietà dei diversi tipi di pomodoro e, quindi, sugli utilizzi in cucina.
Per esempio, stupisce come per la caprese il 50 % del campione ritenga i mini-plum (ciliegini e datterini) i pomodori più consoni a questa preparazione, snobbando le tipologie a bacca più grande come il cuore di bue o il grappolo.”
“Sostanzialmente i consumatori non sanno ben poco delle caratteristiche dei pomodori ed ognuno ha le sue idee e convinzioni ormai consolidate. È chiaro ed evidente che se si vogliono rilanciare i consumi, per questa categoria di primaria importanza per il reparto Ortofrutta, rappresentando fra l’8-9% delle vendite a valore, è fondamentale partire dai fondamentali: qualità costante e destinazione d’uso chiara. Diversamente, con la banalizzazione, i numeri non potranno che peggiorare”.