Dalla distribuzione
Pomodoro, i prezzi toccano il fondo: ciliegino crolla anche a 20 centesimi
Celeste (Verde Sud): «Troppo caldo e la merce estera gioca brutti scherzi»
Da inizio anno, gli ortaggi non hanno mai avuto una fase commerciale sfavillante, eccezion fatta per il peperone. Mercati bloccati e prezzi irrisori non hanno fatto decollare le vendite. Le cause sono diverse: dagli scherzi del clima, ai volumi troppo alti e anche l’ingresso di merce estera sicuramente non ha giovato.
Ma al peggio non c’è mai limite; infatti, possiamo dire che il pomodoro sta attraversando la fase commerciale più drammatica da inizio anno, con prezzi ai minimi storici.
Descrive a IFN il quadro commerciale Eugenio Celeste, co-titolare dell’azienda Verde Sud, che opera all’interno del mercato di Vittoria: “Purtroppo, per la merce rossa è una fase molto complessa e i prezzi sono molto bassi. Le cause sono da ricondurre alle temperature già alte e ai volumi di merce estera (soprattutto Albania) che stanno entrando in questi giorni nel nostro Paese. Ma non è solo il pomodoro in sofferenza, anche per gli altri ortaggi le vendite sono al palo, solo il peperone resiste. Ci aspettiamo settimane complesse”
Quotazioni
“Tutte le varietà sono in sofferenza – precisa il grossista – ma chi sta registrando prezzi record in negativo è il ciliegino. Quest’ultimo viene venduto anche a 20 centesimi al chilo, al massimo si arriva a 0,80 - 1,00 €/Kg ma per nicchie di prodotto. Il piccadilly oscilla da 0,30 a 0,60 €/Kg e anche il pixel mantiene quotazioni simili. Per il pomodoro a grappolo i prezzi non superano i 50 centesimi, anche in questo caso si può crollare sino a 20 centesimi. Anche il datterino, che solitamente spunta qualcosa in più sul mercato, ha quotazioni infime: da 0,40 a 0,80 €/Kg”.
“Come detto anche gli altri ortaggi faticano: la melanzana oscilla da 0,30 a 0,50 €/Kg, la zucchina viene venduta da 0,30 a 0,90 €/Kg. In questo contesto negativo, solo i peperoni si salvano, con quotazioni che orbitano attorno i 2 €/Kg”.
La bella stagione non è iniziata sotto un buon segno per gli ortaggi, ma i repentini capovolgimenti di mercato di questi anni lasciano un po' di speranza per una ripresa nelle prossime settimane.