Produrre caseina dalle patate? è possibile grazie all'agricoltura molecolare

A mettere a punto l'idea innovativa, la start-up israeliana Finally Foods

Produrre caseina dalle patate? è possibile grazie all'agricoltura molecolare

La startup israeliana Finally Foods sfrutta l’agricoltura molecolare per produrre caseina dalle patate con l’aiuto dell’intelligenza artificiale, regalando nuove prospettive alla trasformazione alimentare, come riporta la testata foodnavigator.com.
L'agricoltura molecolare è la disciplina che, attraverso le biotecnologie, promuove l'utilizzo delle colture come biofabbriche per bioprodotti di alto valore. Utilizzata nell’industria farmaceutica già negli anni ’80, rappresenta ancora una novità per quella alimentare, con applicazioni più recenti destinate a diventare sempre più popolari, grazie ai risultati promettenti ottenuti. 

A sfruttarla, proprio per dare nuove prospettive al settore alimentare è, tra le altre, la startup israeliana Finally Foods che la utilizza per produrre caseina dalle patate, nell’ottica di ottenere la proteina in modo sostenibile dal punto di vista economico e ambientale ma senza animali, come recita il sito web. Secondo quanto affermato da Gabbay, Ceo dell’azienda: “La scelta di tale coltivazione è da ricercare nel fatto che soddisfa diversi parametri chiave che abbiamo identificato per consentire una produzione efficiente, tra cui un'elevata resa sul campo e un'efficace estrazione della proteina. Crediamo che la patata sia il "bioreattore" ottimale per una proteina complessa come la caseina”.

Fonte: sito web Finally Foods

L’agricoltura molecolare si basa sulla modificazione genetica: la start-up, infatti, modifica i geni del Dna del seme della patata per poi estrarre caseina una volta coltivata; il procedimento di estrazione e l'area della pianta dove viene prodotta la proteina non sono stati resi noti. Sebbene la pianta sia considerata un organismo geneticamente modificato, la caseina che ne deriva non lo è. 

La partnership con una realtà specializzata in biologia computazionale ha garantito alla start-up l’accesso a GeneRator AI, un dispositivo dotato di intelligenza artificiale che aiuta i ricercatori in laboratorio a ottenere, elaborare e monitorare i dati per ottimizzare il processo di estrazione e la struttura delle proteine, rendendo tali attività più veloci e precise. 

“Non è ancora chiaro se sia possibile coltivare tutte e quattro le parti proteiche della caseina in una sola pianta, ma questo è il nostro obiettivo finale”, ha concluso Gabbay.(gc)

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