Dal campo
Romagna, Kiwi Hayward ai nastri di partenza: volumi in crescita e qualità incoraggiante
Cristian Tozzi (Tozzi Frutta): “Ci sono i presupposti per una buona campagna, ma attenzione alla Moria”

La stagione del kiwi verde – o meglio della varietà Hayward, ancora oggi il protagonista indiscusso del comparto – è ai blocchi di partenza negli areali romagnoli. A confermarlo è Cristian Tozzi, imprenditore agricolo e responsabile commerciale della Tozzi Frutta di Forlì, per il quale il kiwi rappresenta il prodotto di punta dell’offerta. “Stiamo completando la fase di analisi nei nostri appezzamenti e in quelli dei produttori che collaborano con noi – spiega – e contiamo di avviare la raccolta fra pochi giorni. Nel complesso si prospetta una produzione superiore rispetto allo scorso anno, che fu particolarmente scarso, con rese più vicine a quelle di una stagione normale e una qualità che al momento lascia ben sperare, sia per pezzatura sia per sostanza secca, grazie anche a un andamento climatico favorevole”.

Non mancano, tuttavia, elementi da monitorare con attenzione. In alcune aziende, soprattutto quelle colpite dalle alluvioni, iniziano infatti a manifestarsi i primi casi di moria del kiwi, un fenomeno che fino a poco tempo fa non destava particolari preoccupazioni in queste zone. “La situazione non è grave – chiarisce Tozzi – ma è evidente che occorra mantenere alta l’attenzione, vista la pericolosità della patologia che ha devastato interi areali”.

Negli anni l’azienda di Forlì ha puntato sempre di più sul kiwi verde, che oggi rappresenta la sua produzione principale, affiancata da pesche nettarine, albicocche e susine. Complessivamente supera i 100 mila quintali, di cui il kiwi verde copre da solo il 50-60%. “Iniziamo con Green Light – precisa Tozzi – ma il cuore della campagna resta Hayward, con un contributo anche di Boerica. Hayward, se coltivato e raccolto al giusto grado di maturazione, è un frutto che sa dare soddisfazioni. È però innegabile che sul fronte della polpa verde la concorrenza greca si faccia sentire: i loro costi di produzione sono più bassi e hanno la possibilità di utilizzare prodotti fitosanitari vietati da noi, come il Dormex, che facilita notevolmente la gestione produttiva. Questo consente loro di proporre prezzi inferiori anche di 30-40 centesimi al chilo. Con il passare dei mesi, tuttavia, la loro pressione tende a diminuire e chi può contare su un prodotto di qualità, capace di resistere bene all’export, riesce a giocarsi le proprie carte”.

Quest’anno ci sono i presupposti per una buona campagna sul fronte delle vendite: “A livello commerciale – osserva Tozzi – registriamo una scarsa concorrenza dall’emisfero sud sul fronte del kiwi verde, e questo ci permetterà di affrontare con maggiore tranquillità i mercati esteri, almeno in questa primissima fase”.

Le esportazioni della Tozzi Frutta si concentrano principalmente oltreoceano, con il Brasile e altri Paesi del Sud America come sbocchi principali, ma anche su mercati asiatici come Taiwan, oltre alla consueta presenza in Italia tra Gdo e mercati all’ingrosso.
Un trend positivo che l’azienda intende sostenere con nuovi investimenti. “A breve – annuncia Tozzi – partiranno i lavori di ampliamento del nostro magazzino: dagli attuali 3.000 metri quadrati passeremo a circa 6.500. Si tratta di un intervento importante, che ci permetterà di potenziare le linee di lavorazione, dotarle di nuove tecnologie, migliorare le operazioni di carico e scarico e, allo stesso tempo, garantire maggior comfort ai lavoratori con nuove mense, spogliatoi, uffici e spazi comuni. Un passo in avanti significativo, che ci auguriamo di completare entro la prossima campagna estiva”.
