Scarti di mirtilli e cachi diventano integratori dall'ottimo potenziale

Uno studio spagnolo dimostra benefici per il microbiota intestinale

Scarti di mirtilli e cachi diventano integratori dall'ottimo potenziale

Gli scarti di mirtilli e cachi possono essere ridotti in polvere per creare integratori ricchi di sostanze nutritive, come gli antiossidanti, con un effetto benefico sul microbiota intestinale, l'insieme dei microrganismi che vivono e interagiscono con il nostro intestino per regolarne le funzioni essenziali.
Dare un nuovo utilizzo agli scarti di prodotti agroalimentari non è una novità, ad esempio è stato reso noto un progetto che trasforma gli scarti del melograno e della melagrana in un integratore alimentare (clicca qui per approfondire); in questo caso, come riporta la testata Il Fatto Quotidiano, il lavoro è stato portato avanti da ricercatori dell’Università Politecnica di Valencia e dell’Università di Valencia, i quali hanno pubblicato sul Journal of Agricultural and Food Chemistry i risultati ottenuti grazie allo studio sui sottoprodotti delle lavorazioni di cachi e mirtilli, come la buccia e le parti non direttamente commestibili. 

Gli scarti di cachi e mirtilli, frutti rinomati per la loro alta concentrazione di polifenoli e carotenoidi, sono stati sottoposti a diversi trattamenti, tra cui la disidratazione e la riduzione in polvere ed è stato dimostrato che in base al processo subìto e alle tipologie di scarti impiegati, parti legnose o infiorescenze, si determinano i rapporti fra i contenuti di sostanze come antiossidanti o fibre.

L’effetto in vitro della polvere ottenuta è stato studiato dai ricercatori spagnoli, aggiungendola a campioni di batteri e lasciando proseguire la loro attività, per poi analizzare il genoma delle specie presenti prima e dopo, al fine indagare eventuali benefici sul microbiota intestinale. I risultati sono stati promettenti: la miscela di polifenoli e carotenoidi si è dimostrata in grado di migliorare la concentrazione di diverse specie, incrementando quelle con effetti positive e diminuendo quelle dannose. Ne consegue che bucce e scarti di mirtilli e cachi, possono essere considerati un’ottima materia prima per produrre integratori preziosi e allo stesso tempo ridurre gli sprechi alimentari. Ancora una volta i rifiuti si trasformano in risorse. 
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