Siccità in Sicilia, istituita cabina di regia per l'emergenza

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Siccità in Sicilia, istituita cabina di regia per l'emergenza

La Sicilia sta affrontando la crisi idrica più drammatica della sua storia moderna. A rischiare è tutto il complesso economico e sociale dell’Isola, dall’agricoltura al turismo e anche le grandi città rischiano di restare a secco.
“Si può garantire il fabbisogno per i soli usi potabili fino a gennaio 2025”, questa la previsione tragica su Palermo. Uno scenario grave, quasi surreale, ma se le condizioni dovessero restare tali e non dovesse piovere potrebbe concretizzarsi e anche con danni irreversibili. (clicca qui per approfondire)
Una Regione che fa dell’agricoltura e del turismo i suoi punti di forza non può permettersi un rischio tale. Così, martedì pomeriggio, il governo siciliano ha istituito, su proposta del presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, la cabina di regia per l'emergenza idrica.

La task force anti-siccità avrà il compito di programmare e coordinare gli interventi più urgenti. La cabina di regia sarà guidata dallo stesso Schifani e coordinata dal capo della Protezione civile siciliana, Salvo Cocina – come si legge sull'Ansa.
Inoltre, comporranno il team i seguenti professionisti: il dirigente generale del dipartimento regionale Tecnico Duilio Alongi; l'avvocato generale della Regione Giovanni Bologna; Mario Cassarà del dipartimento regionale Acqua e rifiuti; Antonino Granata dell'Autorità di bacino del distretto idrografico della Sicilia; Giorgio Domenico Micale, professore ordinario di Teorie dello sviluppo dei processi chimici del dipartimento di Ingegneria dell'università di Palermo; Mario Rosario Mazzola, già professore ordinario di Costruzioni idrauliche presso l'università di Palermo, attualmente presidente della fondazione Utilitatis e componente del Consiglio superiore dei lavori pubblici; Enrico Foti, ordinario di Idraulica dell'università di Catania; Salvatore Barbagallo, professore ordinario di Idraulica agraria dell'università di Catania; Salvatore Sammartano, capo di gabinetto del presidente della Regione. Gli assessori all'Agricoltura, all'Energia e alle Infrastrutture potranno liberamente partecipare alle riunioni della struttura, che si è insediata ieri pomeriggio a Palazzo d'Orléans. 

Renato Schifani, presidente della Regione Sicilia

“Ho voluto questa struttura – ha detto Schifani – per definire strategie coordinate da un’unica regia e adeguate a contenere gli effetti negativi della crisi. Ma anche per accelerare sia la realizzazione delle infrastrutture necessarie sia gli interventi di ammodernamento, volti alla riduzione delle perdite di risorsa idrica. Possiamo contare sul contributo di un team di professionisti che ci supporteranno da un punto di vista tecnico e che daranno impulso alle azioni. La crisi che stiamo vivendo – aggiunge il presidente della Regione – è severa, qui come in altre regioni non solo italiane, ma insieme col governo nazionale stiamo mettendo in campo tutte le misure necessarie anche per risolvere problemi mai affrontati prima. Ci stiamo impegnando al massimo e i risultati si vedranno”. Intanto continuano le interlocuzioni tra la Protezione civile regionale e quella nazionale – come riporta la Regione siciliana - per la dichiarazione dello stato di emergenza in Sicilia per la grave crisi idrica.

Possibili interventi
la Protezione civile nazionale ha già indicato gli interventi immediatamente finanziabili per far fronte al contesto emergenziale estivo: si va dai piani di distribuzione con le autobotti ai serbatoi e accumuli temporanei, dagli impianti di pompaggio supplementari alla rigenerazione di pozzi o alla realizzazione di nuovi pozzi e sorgenti, dai by-pass e dalle interconnessioni tra le reti idriche esistenti alla risagomatura degli alvei per convogliare l’acqua verso le prese, oltre agli impianti temporanei per il trattamento e il recupero.