Dal campo
Spagna, export 2025 fra luci e ombre: meno tonnellate (-2,8%) ma più ricavi (+6,3%)
Bene ciliegie e angurie; meloni in crescita e ortaggi a due velocità

Nei primi nove mesi del 2025, le esportazioni spagnole di frutta e verdura fresca registrano un andamento divergente tra volumi e valori. Secondo i dati elaborati da FEPEX su base del Dipartimento delle dogane e delle imposte speciali – si legge su Revista Mercatos.com - il totale esportato si attesta a 8,8 milioni di tonnellate, con un calo del 2,8% rispetto allo stesso periodo del 2024. Al contrario, il valore delle esportazioni cresce del 6,3%, raggiungendo i 13,88 miliardi di euro, di cui circa 8,1 miliardi derivano dalla frutta e 5,78 miliardi dalla verdura.
Frutta: stabile in volume, trainata da ciliegie e meloni
Le esportazioni di frutta fresca fino a settembre hanno superato i 5 milioni di tonnellate, praticamente stabili (+0,1%), mentre il valore cresce del 9,8%, confermando la capacità del settore di mantenere prezzi sostenuti nonostante la pressione sui volumi. Tra le categorie più esportate, gli agrumi restano leader, seguiti da drupacee, anguria, frutti di bosco e meloni. Le drupacee segnano un calo complessivo del 4,9%, con i maggiori decrementi registrati per albicocche e pesche piatte (-12%). In controtendenza le ciliegie, che segnano un incremento del 10%, passando da 39.360 a 43.603 tonnellate. Buone performance anche per angurie e meloni: le prime crescono del 2,8% in volume, raggiungendo quasi 799.000 tonnellate, con un aumento dell’8,6% in valore, mentre i meloni superano le 357.000 tonnellate (+9,9%) e 335,9 milioni di euro (+7,5%). Tra i frutti rossi, le fragole registrano un incremento sia in volume (+2,7%) sia in valore (+9,6%), confermandosi tra i prodotti più richiesti sui mercati internazionali.

Verdura: calano peperoni e pomodori, cresce il cetriolo
Sul fronte degli ortaggi, i primi nove mesi del 2025 evidenziano un calo del 6,3% nei volumi esportati, che si attestano a 3,79 milioni di tonnellate, mentre il valore cresce dell’1,9%, toccando i 5,78 miliardi di euro. Tra le principali referenze, i peperoni calano del 6,2% a 521.155 tonnellate, pur registrando un incremento del valore (+6,9%). Più marcato il calo dei pomodori, con 422.007 tonnellate esportate (-15,6%) e un valore in flessione del 3,3%. Segnali positivi arrivano invece da lattuga e cetriolo: la lattuga mantiene volumi stabili (502.296 tonnellate) e cresce in valore (+8,5%), mentre i cetrioli fanno segnare una solida crescita sia in volume (+9,6%) sia in valore (+17,9%), evidenziando una forte domanda internazionale.
Nonostante il calo dei volumi, il comparto ortofrutticolo spagnolo conferma la propria resilienza, grazie alla capacità di valorizzare i prodotti e mantenere prezzi competitivi sui mercati esteri. Le tendenze emergenti indicano un consolidamento della domanda per frutti di qualità, come ciliegie, fragole e meloni, e per ortaggi con stagionalità ben definita come cetrioli e lattuga.




