Supermarket tour prima del Macfrut

Simulando un 'classico' della partecipazione alle Fiere, abbiamo visitato alcuni negozi riminesi

Supermarket tour prima del Macfrut

Il Macfrut è alle porte e ci siamo messi nei panni di coloro, italiani e non, che andranno a ispezionare i reparti ortofrutta delle catene distributive della zona, come spesso accade quando si partecipa ad una fiera. Abbiamo scelto 3 iperstore di catene di primaria importanza a livello nazionale, nella fattispecie COOP, Conad, e Iper la Grande I. In linea di massima, soprattutto agli occhi degli osservatori internazionali, ne usciamo abbastanza bene, poiché non emergono particolari criticità ma, viceversa, emergono le peculiarità, soprattutto, per quanto riguarda la gestione del prodotto locale, dove si notano approcci agli antipodi: enfatizzazione contro totale disinteresse. 

Iper la Grande I non è certamente interessata a valorizzare il prodotto locale, anzi, si nota una certa “esterofilia”, soprattutto fra i pomodori. Altro aspetto a nostro avviso perfezionabile riguarda lo spazio dedicato alla IV-V°gamma, in proporzione decisamente inferiore rispetto a quanto dedicato, per esempio, alla frutta secca.
Per il resto il reparto è piuttosto ampio ed è composto da diverse isole con grandi esposizioni massive in cassette di plastica richiudibili (pochi i cartoni originali presenti) in cui si sviluppa l'ampio assortimento di prodotti freschi e con le varie testate a ospitare gli articoli in promozione, ben visibili e pubblicizzati con grandi cartelli. Gli assortimenti di frutta e verdura fresca soddisfano le diverse esigenze, con ampi focus e prestazioni sugli articoli stagionali, come fragole e asparagi, mentre è ben visibile l'area dedicata ai prodotti biologici.

A pochi minuti di distanza, nelle vicinanze della Fiera di Rimini, troviamo invece il punto vendita Ipercoop. In questo caso si nota una presenza cospicua di prodotti locali del territorio, evidenziati con porta-prezzi che richiamano le loro origini. Lo spazio a disposizione del reparto non è molto ampio ed è caratterizzato da esposizioni in casse richiudibili, che non dà però l'effetto ‘abbondanza’ a causa della superficie ridotta rispetto all'ampio assortimento di frutta e verdura.

Nel negozio si nota una grande enfasi sui prodotti MDD, sugli articoli biologici (esposti in una piccola isola ma ben visibili), fino alla frutta secca e ai legumi secchi, presenti sia a scaffale che fuori banco, dove è presente un’ampia numerica. Infine, i prodotti servizio di IV e V° gamma sono inseriti all’interno di banchi refrigerati, con una numerica adeguata al poco spazio a disposizione.

Dall'altra parte della città troviamo Spazio Conad, dove si nota una grande attenzione ai prodotti locali, con la linea dedicata “Siamo Romagna” evidenziata con materiale di supporto specifico (segnaprezzo piuttosto che stopper), in cui si predilige mostrare il volto del produttore, con l’obiettivo di avvicinare l’agricoltore al consumatore. 
Il reparto si distingue per l’ampia superficie, con esposizioni miste in cassette di plastica richiudibili e imballi originali. Le offerte sono ben visibili ed evidenziate da grandi cartelli o da porta-prezzi con presenza di colore rosso per farli individuare meglio. Grande enfasi al prodotto biologico, grazie all’isola Almaverde Bio. Non è da meno la proposta di IV° e V°gamma, con nutrita presenza del marchio MDD e di altri brand. Infine, gli assortimenti della frutta secca sono ampi e profondi.

Il punto dolente in questo caso è la frutta esotica esposta all’interno del murale refrigerato, che ne allunga sicuramente la shelf-life, ma che ne penalizza molto la visibilità e vendibilità.

Nel complesso, dunque, le insegne visitate si presentavano con reparti tenuti bene e curati, con assortimenti stagionali ampi e profondi, prezzi concorrenziali, consapevolezza del ruolo di attrazione che il reparto ortofrutta esercita tutti i giorni verso i clienti. Certamente si nota un approccio differenziato rispetto al prodotto locale, anche in modo sostanziale. Ciò dimostra come questo aspetto sarà sempre di più terreno di scontro fra le diverse insegne per fidelizzare il consumatore. 

Ha collaborato Fabrizio Pattuelli