La mela friulana inizia la campagna con ottimismo

L'obiettivo di Friulfruct è raddoppiare i volumi nei prossimi quattro anni

La mela friulana inizia la campagna con ottimismo
La mela friulana ha tutte le carte in regola – dalla qualità ai volumi - per giocare una campagna commerciale soddisfacente. Parola di Armando Paoli, direttore di Friulfruct, la cooperativa frutticoltori friulani di Spilimbergo (Pordenone) che ha 230 ettari di meleti.

“A metà agosto abbiamo iniziato con la Gala, la prima varietà che raccogliamo – spiega Paoli a Italiafruit News – poi siamo passati alla Red Delicious e dalla prossima settimana passeremo alla Golden, la varietà prevalente per quantitativi sia nella nostra cooperativa che nel Friuli. Chiuderemo la raccolta con Granny Smith, Morgan e Fuji e, ultimissima mela, Pink Lady, anche se ne abbiamo pochissima a dimora”.



Il maltempo ha toccato marginalmente i frutteti friuliani. “I danni sono stati limitati, non ci hanno fatto perdere grandi quantità di prodotto – afferma il presidente della cooperativa – la nostra produzione si aggirerà tra le 11mila e le 12mila tonnellate. Da quest'anno abbiamo avviato un programma di rinnovamento dei nostri impianti, sono stati messi a dimora circa 25 ettari di frutteti, prevalentemente con Gala, Fuji e Granny Smith. Poi ci stiamo preparando alla produzione biologica e andremo a testare qualche varietà resistente alla ticchiolatura, come Inored Story o Modì. Dal 2018, invece, partiremo con nuovi impianti e metteremo a dimora circa un centinaio di ettari: l'obiettivo, nel giro di 3-4 anni, è di raddoppiare i volumi della nostra cooperativa”.



Come detto Paoli è fiducioso per la campagna commerciale. “Ci sono tutte le condizioni ideali per fare bene – sottolinea – Il Friuli mette a disposizione un terreno leggero, ghiaioso; un clima con gli sbalzi termici che servono e poi tanta acqua. Le mele hanno così grado zuccherino e croccantezza. La campagna commerciale teoricamente ci dovrebbe far dormire sonni tranquilli e dovrebbe regalare soddisfazioni economiche – conclude il direttore di Friulfruct – E' stata stimata una produzione europea in forte calo, noi abbiamo prodotto e qualità”.

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