Statale di Milano, sviluppato un robot per l'agricoltura

Statale di Milano, sviluppato un robot per l'agricoltura
Le aziende agrarie dell’Università Statale di Milano si propongono come un modello di formazione d’avanguardia, grazie al prototipo di un robot per l’agricoltura di precisione e a due robot per l’alimentazione e la mungitura dei bovini. L’obiettivo è ottimizzare resa e qualità dei prodotti, 
L’Università Statale di Milano si propone come un modello formativo d’avanguardia, grazie 
alla realizzazione di un robot per l’agricoltura di precisione e alle recenti acquisizioni di robot per la zootecnia, finalizzati alla gestione dell’alimentazione dei bovini e alla mungitura automatizzata.
Smart agricolture In una delle aziende agrarie didattiche dell’Università Statale di Milano, Cascina Baciocca a Cornaredo (MI), il dipartimento di Scienze agrarie e ambientali sta sperimentando un robot per l’agricoltura di precisione. Dopo aver realizzato alcuni prototipi, è iniziata la collaborazione con un’azienda del settore e il robot è stato allestito sul campo con alcuni sensori ideati dai ricercatori:
sarà in grado di misurare nel tempo la risposta di piante a trattamenti con biostimolanti, che gli agronomi stanno sviluppando per aumentare la qualità e la resa di alcune colture, con l’obiettivo di ridurre il fabbisogno di fertilizzanti. Il robot rileva e monitora la risposta colturale, pianta per pianta, inviando quotidianamente i dati acquisiti a un database remoto, realizzato dai ricercatori del dipartimento di Informatica.



L’innovazione si gioca sull’inserimento di tecnologie digitali nelle macchine agricole, anche grazie alla recente incentivazione “agricoltura 4.0”. Migliorie tecnologiche consentono alle macchine di adattare e modulare le operazioni svolte in base alle esigenze specifiche del punto del campo su cui vengono effettuate, massimizzando resa e qualità degli interventi. La smart agricolture consiste nella capacità di raccogliere e gestire l’enorme mole di dati resi disponibili dalle macchine, per esempio relativi al terreno lavorato e alle colture nelle diverse fasi di sviluppo. Questi dati dettagliatissimi costituiscono un vero e proprio patrimonio per sviluppare e applicare modelli per la gestione ottimizzata e sostenibile delle colture, basati su conoscenze multidisciplinari in campo agronomico, fisiologico, patologico e che impiegano spesso tecniche di intelligenza artificiale.
L’agricoltura di precisione consente di riuscire a migliorare resa e qualità dei prodotti, grazie all’efficienza dei processi di produzione agricola, rispettando e preservando le risorse naturali che si utilizzano.



 “Uno dei percorsi magistrali che offriamo è proprio in Agricoltura di Precisione. Molto spesso i ragazzi hanno un’idea del mondo agricolo che non rispecchia la realtà dei nostri giorni. Si immaginano l’agricoltore come una figura bucolica che svolge il suo lavoro in modo antico. In realtà si tratta di un imprenditore che utilizza strumenti, conoscenze scientifiche e tecnologie sempre più complesse e opera al centro di un mondo produttivo fatto di agrotecnici e professionisti consulenti, di aziende e fornitori, di esperti dell’high-tech, certificatori, buyer di filiere o dei grandi gruppi agroalimentari” commenta Roberto Oberti, professore di Meccanica Agraria e coordinatore del corso di laurea in Agricoltura Sostenibile.“Non si può rimanere indietro con la formazione: i corsi di laurea della facoltà di Agraria si focalizzano sulle pratiche più innovative scaturite dalle nuove conoscenze tecnologiche in ambito agricolo. Contemporaneamente l’attenzione è per un approccio sostenibile, per arrivare a nutrire un numero crescente di persone sulla terra: dobbiamo coltivare in modo più smart, mantenendo i prezzi contenuti e aumentando la produzione affinché tutti abbiano accesso al cibo” aggiunge il professor Aldo Calcante, docente di Zootecnia di Precisione dell’ateneo milanese.

Fonte: Ufficio stampa Unimi