Ortaggi, quanto dureranno questi prezzi?

L’opinione di due grossisti di Rimini (Bdl) e Brescia (Eurorinascita)

Ortaggi, quanto dureranno questi prezzi?

Se le quotazioni degli ortaggi sono da record – come abbiamo scritto nelle ultime edizioni (clicca qui per approfondire ) - è giunto il momento di chiedersi quanto potrà durare questa tendenza. Tra gli operatori dell’ingrosso c’è chi sostiene che possano alzarsi ancora e chi pensa abbiano già raggiunto il culmine. Ne abbiamo parlato con Giampiero Perla dell’azienda Bdl, che opera al centro agroalimentare riminese e con Marco Vaccari di Eurorinascita, azienda attiva all’ortomercato bresciano.

“Stiamo vendendo a prezzi molto alti ma noi siamo i primi ad acquistare i prodotti con quotazioni a rialzo – spiega a IFN Giampiero Perla di Bdl – A determinare questa situazione sono stati i danni climatici registrati in Sicilia ma anche in Spagna, oltre al fatto che con le temperature alte di due mesi fa molte colture sono state anticipate e ora soffrono il freddo”.

Bdl sta commercializzando i peperoni oltre i 4 euro, mentre il pomodoro a grappolo è venduto sui 3/3,30 euro al chilogrammo e il cuore di bue viaggia su 2,80/3 euro al chilogrammo. “Sto acquistando questi prodotti dalla Spagna, in Italia fatico a trovare articoli di qualità a prezzi simili - commenta il grossista – mentre escludo le forniture extra-europee perché non rispondono agli stessi standard di qualità che possiamo vantare nella comunità”.

In leggera flessione i prezzi delle zucchine e delle melanzane: “Le zucchine sono scese di 0,20/0,30 euro al chilogrammo mentre le melanzane di 0,30/0,40 euro al chilogrammo” dice Perla. “Attualmente le vendite sono limitate ma i consumatori continuano ad acquistare seppure lentamente – commenta il grossista –; da parte nostra per agevolare le vendite, stiamo limando la nostra provvigione e anche molti dettaglianti seguono lo stesso trend”.

Per la prossima settimana, Perla prevede quotazioni in calo per melanzane e zucchine mentre continueranno ad aumentare i prezzi di peperoni e pomodori. La motivazione, secondo il grossista, è da ricercare nella legge di mercato: “Più sono gli areali disponibili contemporaneamente e più il prezzo tende ad abbassarsi – conclude –; se le zucchine possono contare su più zone di produzione attive (Agropontino, Sicilia e Spagna), i peperoni attualmente sono coltivati solo in Sicilia e Spagna, con quantitativi di conseguenza inferiori e prezzi più alti”.

Il trend degli ortaggi è confermato anche da Marco Vaccari, venditore per Eurorinascita, azienda attiva all’ortomercato di Brescia. “I volumi italiani sono un po’ limitati – spiega a IFN – e per quanto cerchiamo di concentrare i nostri acquisti da Campania, Puglia e Sicilia, abbiamo iniziato a rifornirci anche dall’estero. Ma con i prezzi che ci sono in questi giorni, le vendite sono bloccate”.

Attualmente Eurorinascita sta distribuendo la lattuga sui 2 euro al chilogrammo mentre i peperoni di provenienza spagnola si piazzano in una fascia prezzo che parte dai 4 euro al chilogrammo (sia prodotto rosso che giallo).

“Per i pomodori utilizziamo solo prodotto italiano – specifica il grossista – perché il prodotto estero sta raggiungendo cifre improponibili: parliamo di quotazioni che superano i 6 euro al chilogrammo per le referenze spagnole e olandesi”. Il pomodoro ramato è commercializzato da Eurorinascita dai 3,50 euro al chilogrammo mentre il datterino parte da 4,50 euro al chilogrammo.

Passando agli altri ortaggi, le quotazioni delle melanzane partono da 3,60 euro al chilogrammo per arrivare anche a 3,90 euro mentre le zucchine si differenziano per la loro provenienza: quelle siciliane sono vendute su 2/2,50 euro al chilogrammo mentre quelle da Fondi sono quotate su 2,50/3 euro al chilogrammo.

Il venditore conclude: “Dal nostro punto di vista i prezzi sono già arrivati al culmine e da adesso in poi credo ci sarà una discesa. In ogni caso da metà mese le vendite tendono a bloccarsi ciclicamente, per fortuna abbiamo venduto bene i primi giorni di febbraio”.