Ingrosso, prezzi stellari per gli ortaggi. Sembra il dettaglio

Quanto durerà? Gli operatori prevedono altre due settimane di caos

Ingrosso, prezzi stellari per gli ortaggi. Sembra il dettaglio

Nei mercati all’ingrosso nazionali, gli ortaggi stanno toccando livelli storici che, spesso, sfondano il muro dei 4 euro al chilo. Soprattutto dopo l’alluvione in Sicilia, i prezzi sembrano fuori controllo. Ma chi ci sta guadagnando? Nessuno. 
A spiegarlo a IFN è l’imprenditore Giampaolo Musso della Italfrutta Distribuzioni, ditta che opera presso l’ortomercato di Milano. “Inevitabile che tanti pensino a una speculazione creata ad arte per far lievitare i prezzi – spiega Musso – ma noi operatori del settore sappiamo bene che con queste quotazioni è complesso strutturare un’offerta lineare e competitiva”.

Perché i prezzi degli ortaggi, in poco tempo, sono raddoppiati o addirittura triplicati? “Non parliamo di speculazione – chiarisce il grossista – bensì c’è stato un susseguirsi di eventi negativi: caldo anomalo, carenza di prodotto e per ultimo l’uragano che ha funestato la Sicilia, hanno dimezzato i quantitativi e di conseguenza i prezzi lievitano. Ma dobbiamo puntualizzare che i produttori hanno registrato, in Sicilia, danni nefasti per le loro aziende e questi prezzi non li ripagheranno dei danni subiti”.
Anche per l’ingrosso non è semplice gestire queste dinamiche. “È impensabile per i mercati continuare con questi prezzi. I dettaglianti non riescono ad assorbire il prezzo e sono impossibilitati a fare gli adeguati rincari per i consumatori finali che magari non comprendono un incremento così repentino. Risultato? virano su patate, cipolle e legumi.”

Anche ristoranti e gdo necessitano del prodotto. “Per i canali Ho.re.ca e per la gdo non è pensabile – spiega Musso – non acquistare melanzane, peperoni, zucchine e pomodori, quindi stanno dimezzando gli ordini e attuano rincari adeguati al momento che stiamo attraversando. Va male per tutti, direi”.
Ma sembra che a qualcuno i prezzi alle stelle non tangono. “Abbiamo constatato che per i mercati esteri – afferma l’imprenditore – come Germania, Svizzera e Inghilterra la priorità è avere la referenza richiesta e non si preoccupano di aumentare il prezzo finale”.

Ecco la quotazione degli ortaggi origine Sicilia. “La zucchina non si può vendere meno di tre euro, melanzana venduta sopra i 3,50 €/kg e i peperoni stanno per raggiungere la metà dei 4 €/kg. Difficile governare queste quotazioni all’ingrosso. I pomodori tutti a ridosso dei 4 euro al chilo: datterino, ciliegino e grappolo mentre il picadilly si mantiene sui 2,50 €/kg”.
“Il Marocco sta sfruttando questa dinamica che riguarda il nostro Paese – specifica Musso –; infatti nonostante non abbiano problemi di volumi, i loro prodotti, che prima transitano dalla Spagna, raggiungono i mercati europei con prezzi intorno i 4 euro”.

Anche a Roma, ovviamente, la situazione non cambia. Racconta a IFN il momento Riccardo Pompei, grossista (gruppo Erra e Ferrini) del Car di Roma. “Una parmigiana di melanzane costa 50 euro, con questa frase ironica - Pompei - ci fa capire il trend dei prezzi degli ortaggi che in questi giorni stanno facendo registrare delle quotazioni da strabuzzare gli occhi”.

Il prodotto scarseggia e gli avvenimenti metereologici della settimana scorsa hanno influenzato l’offerta. “Il momento è condizionato dai quantitativi – puntualizza l’imprenditore – per reperire 10 pedane di peperoni tra Spagna e Sicilia si devono fare i salti mortali”.
Non ci sono fattori che permettono di calmierare i prezzi. “La Spagna avrebbe dato una mano a gestire le quotazioni e frenare i prezzi in Italia, ma in Almeria il freddo ha bloccato le produzioni e di conseguenza l’offerta si è ridotta all’osso. Abbiamo pagato i peperoni 3,70 €/kg partenza dal mercato di Barcellona, i prezzi in una settimana sono quasi raddoppiati”.

“Anche la melanzana origine Spagna ha raggiunto i 3,30 -3,50 €/kg – chiarisce Pompei - e il prodotto nazionale non resta indietro con i prezzi. Il pomodoro siciliano è carissimo, soprattutto datterino e ciliegino sfiorano i 4 euro, mentre il piccadilly sui 3 €/kg e il grappolo spagnolo è intrattabile. La zucchina è quotata tra i 2,80- 3 €/kg e la romanesca extra è stata venduta anche a 5 euro”.

“Non possiamo continuare con questi prezzi, credo che con la melanzana – precisa il grossista – i prezzi daranno segnali di calo tra qualche giorno mentre per i peperoni ancora all’orizzonte si vedono prezzi da capogiro. Ovviamente l’aumento delle temperature faciliterà l’equilibrio dell’offerta”.