Pere Abate dalla Spagna: sarà vera competizione?

Avvistate nei mercati le prime partite

Pere Abate dalla Spagna: sarà vera competizione?

A inizio luglio avevamo ipotizzato una Spagna protagonista in questa campagna pericola (clicca qui per approfondire) e le ultime rilevazioni effettuate nei mercati all’ingrosso stanno confermando questa tesi. Pochi giorni fa abbiamo notato al mercato ortofrutticolo di Bologna pere Abate Fétel provenienti per l’appunto dal paese iberico, vendute in padella monostrato a prezzi decisamente sostenuti: 3 euro al chilogrammo per il calibro 14 e 2,70 euro al chilogrammo per il calibro 16

Il livello qualitativo è discreto, in quanto non presenta particolari difetti, ma non è eccelso, soprattutto per quanto riguarda la rugginosità – praticamente assente – che è da sempre un punto di forza della produzione nazionale.

Vedremo, quindi, l’Abate spagnola farsi largo nell’offerta di grossisti e distributori italiani? Apparentemente no. Infatti, abbiamo raggiunto alcuni operatori del settore che ci hanno evidenziato in modo unanime come la Spagna non abbia a disposizione quantitativi sufficienti per impensierire il comparto nazionale e che le partite che si trovano in commercio non sono altro che speculazioni, ad opera di qualche commerciante, favorite dalla scarsa offerta nazionale.

In prospettiva non sembra che ci sia l’intenzione da parte dei pericoltori spagnoli di aumentare gli investimenti su questa varietà, come ci spiega il nostro corrispondente Paco Borras: “la produzione di Abate Fétel in Spagna si concentra in Catalogna - in particolare nelle province di Lleida e Girona - e si è sviluppata grazie al know-how proveniente dall’Italia; non a caso, gli impianti sono innestati su cotogno. I volumi in gioco sono effettivamente limitati e difficilmente nei prossimi anni ci sarà un aumento significativo perché la resa ad ettaro non è soddisfacente”. 

Se l’Abate spagnola non preoccupa più di tanto, il discorso cambia quando ci si sposta in Belgio e Olanda. Infatti, nei due Stati si prevede una piena produzione che si concentra sulla varietà Conference che sta occupando gli spazi lasciati liberi dalla mancanza di pere Abate Made in Italy. Per quest’ultima le raccolte partiranno a breve e, dalle prime indiscrezioni, i prezzi in campagna sono sostenuti, ma su questo tema torneremo con approfondimenti nelle prossime edizioni.