Tracciabilità, perché conviene a tutti

Le soluzioni di Feelera per una comunicazione trasparente e sostenibile

Tracciabilità, perché conviene a tutti

Non esiste una transizione ecologica che non passi da una tracciabilità comunicata in maniera trasparente: è l’unico modo per valorizzare i prodotti e differenziarsi sul mercato, soprattutto dalle logiche di green washing. Ma è necessario che la tracciabilità sia disponibile e immediata per tutti: produttori, catene distributive e consumatori.
Nasce da qui la missione di Feelera, società benefit che ha realizzato una piattaforma cloud in grado di mappare la filiera reale e tracciarne i suoi processi produttivi, dalla materia prima al prodotto finito. Si tratta di un servizio personalizzabile per tutti quegli attori che credono nel valore dei propri prodotti: non a caso il motto aziendale è “tracciamo storie di prodotti sostenibili”.

Semplice, efficiente e vantaggioso. È così che Gianluca Mazza, ceo & Founder di Feelera, definisce i servizi offerti dalla piattaforma che funziona sia lato produzione che distribuzione. “Lato azienda partiamo dalla tracciabilità interna come la raccolta in campo, la lavorazione dei prodotti e la fase di packaging con la nostra piattaforma cloud e andiamo a creare un passaporto digitale del prodotto” spiega il Ceo. E continua: “La piattaforma è aperta ad integrazioni con ERP aziendali e sensori IoT e ci aspettiamo di acquisire i dati in automatico, tuttavia gli stessi utenti aziendali (dopo una breve fase di formazione con noi) possono caricare dati e contenuti in piattaforma con certificazioni e brevi descrizioni, contenuti di storytelling. Ovviamente sono gli attori della filiera a scegliere quali dati condividere e quali tenere per un controllo interno”.

La tracciabilità continua anche al di fuori dell’azienda e da Feelera assicurano una sempre maggiore attenzione da parte dei retailer: “Se una volta richiedevano solo ‘sterili’ certificazioni, oggi sono davvero interessati ai dati e alla storia dei prodotti. Un interesse che, man mano, sta passando anche ai consumatori che sono sempre più informati ed esigenti nella scelta dei prodotti” dice Mazza.
E continua: “Abbiamo già cominciato ad indagare lo stato d’animo degli operatori rispetto alle nostre tecnologie: se una limitata serie di operatori è interessata a fare solo quello che chiede la normativa, tutti gli altri vogliono approfondire e valorizzare il più possibile i propri prodotti”.
La piattaforma cloud permette all’azienda anche di comunicare direttamente ai consumatori, che possono accedere ad una serie di informazioni in cloud tramite l’utilizzo di un pratico QrCode applicato sulle confezioni dei prodotti.

Alcuni esempi pratici
Il progetto di Feelera è già stato utilizzato per il progetto BananaLink, organizzazione che promuove una filiera di banane biologiche peruviane che arrivano in Inghilterra. “Si è trattato di un esempio di personalizzazione della piattaforma in cui gli stessi agricoltori hanno deciso di metterci la faccia” specifica il Ceo.
Ad autunno invece, Feelera inizia una collaborazione con la ristorazione collettiva di Camst Group e il comune di Torino: “C’è una curiosità diffusa sull’origine e la lavorazione dei pasti quotidiani che vengono proposti ai bambini nelle mense delle scuole”, commenta Mazza. 

Le collaborazioni attive
Attualmente Feelera sta ampliando i suoi servizi tramite diverse collaborazioni. Per esempio è già partner di iFarming (startup innovativa che opera nel campo dell’agricoltura di precisione, ndr) con cui offre soluzioni di agricoltura 4.0 integrate e complete in linea con la strategia "Farm to Fork" dell'UE.
A breve la società benefit avvierà una collaborazione con un’azienda leader mondiale nella digitalizzazione delle macchine agricole. “Sarà un ottimo modo per unire le informazioni provenienti dai sensori in campo e quelli sui macchinari di raccolta e trasformazione” sottolinea il Ceo & Founder.
“Siamo inoltre business partner di GS1 (nuova denominazione di Indicod-Ecr, è l'unico ente italiano autorizzato al rilascio dei Codici a Barre GS1, ndr) – continua – e chi utilizzerà la nostra piattaforma sa già che i nostri QR Code sono compatibili con la tecnologia di GS1”. 
E conclude: “La piattaforma cloud Feelera è già nativamente orientata al nuovo paradigma industria 5.0 che vuole mettere al centro della digitalizzazione delle filiere agroindustriali la generazione di un impatto positivo per l’ambiente e le comunità”.