Molto bene anche le patate surgelate, che nel 2020 hanno registrato una crescita del 10,7% con 80 mila tonnellate vendute “a conferma del valore di questo importante segmento produttivo”.
Positivo anche il trend dei prodotti ittici, che nel retail si attestano a 111.097 tonnellate (+18% sul 2019); anche pizze e snack hanno fatto registrare un incremento ragguardevole, raggiungendo un volume di 90.746 tonnellate (+15,6%). I piatti pronti/ricettati e le paste ripiene surgelate hanno visto premiati i costanti sforzi di innovazione delle aziende nella direzione del gusto e della varietà dell’offerta con 33.940 tonnellate commercializzate (+4,8%). Si accentua infine la crescita anche delle carni surgelate, sia rosse che bianche, che con 14.620 tonnellate commercializzate nel retail, fanno registrare un incremento rispettivo sul 2019 del +10,5 e +9%.
Secondo la ricerca dell’istituto a condizionare le scelte alimentari degli italiani, anche nel settore surgelati, sono stati principalmente quattro driver di acquisto: l’esigenza di consumare prodotti salubri e sicuri, la tendenza al risparmio e al contenimento degli sprechi, il bisogno di una “gratifica” quotidiana, la sostenibilità sociale ed ambientale.
“La familiarità dei consumatori italiani con i surgelati – commenta Giorgio Donegani, presidente Iias – sembra ormai una tendenza stabile, che va al di là del particolare anno trascorso e poggia sui numerosi e verificati punti di forza di questo tipo di alimenti: l’alto livello qualitativo delle materie prime; la disponibilità costante in ogni periodo dell’anno; l’elevato apporto nutrizionale; la sempre più vasta ampiezza della proposta; l’enorme praticità d’uso; la grande valenza anti spreco e, in generale, la rispondenza alle crescenti esigenze di consumo sostenibile”.