Castagne, la stagione parte con il freno a mano tirato

Offerta ridotta e domanda ancora spenta

Castagne, la stagione parte con il freno a mano tirato

Partenza con il freno a mano tirato per le castagne: a comunicarlo a IFN, Giuseppe Fortunato, grossista presente da anni al Maas di Catania con il marchio registrato “Il caldarrostaio”, al quale abbiamo chiesto che campagna dobbiamo attenderci a livello di qualità dei frutti, volumi e quotazioni.

“Il prodotto è ancora caratterizzato da un’offerta ridotta al mercato: bisogna senza dubbio considerare che alcuni areali sono stati colpiti dal maltempo che ha inevitabilmente compromesso la produzione, riducendola della metà rispetto allo scorso anno. Con questi presupposti è ancora presto per fare previsioni sulla campagna, anche perché la richiesta non si è ancora accesa” spiega Fortunato: “Le motivazioni sono riconducibili al clima ancora caldo che non incentiva il consumo e ai prezzi troppo elevati che al dettaglio sfiorano i 7/8 euro al chilogrammo”.

La stagione italiana è partita in ritardo di almeno 10-15 giorni sulla tabella di marcia e al momento al mercato è presente perlopiù merce cilena, mentre l’origine Spagna e Portogallo sta cominciando la sua commercializzazione e la Grecia invece è ancora ferma. 

Per quanto riguarda gli areali di produzione italiani, da questa settimana si attendono le prime partite della varietà Bouche, primizia proveniente dalle zone di Caserta, di Teano e di Cuneo. 
“Il timore dei produttori è che con la crisi e la situazione economica attuale, i consumatori possano rinunciare alle castagne, non essendo un prodotto di prima necessità. È presto per descrivere un quadro definito sulla stagione, ma ci auguriamo ovviamente che sia promettente”, conclude Fortunato.

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