Frutta, consumi stagnanti

Il grossista Ischia: «Agrumi, le vendite decolleranno dopo l'8 dicembre»

Frutta, consumi stagnanti

I consumi della frutta non riescono a risollevarsi. Torino segue il trend nazionale che da alcuni giorni stiamo riportando sulla nostra testata. A fare un quadro della situazione è Mario Ischia responsabile commerciale dell’azienda Ischia Frutta che opera all’interno del Caat di Torino. 
 

“Il momento è quello che è – spiega Ischia -. Non c’è un prodotto più richiesto di un altro, ma direi che la situazione è in linea con gli anni scorsi. Novembre non è mai stato un mese particolarmente dedito al consumo di ortofrutta, ma quest’anno la situazione è pesante. Quello che frena gli acquisti al mercato è anche la produzione locale che continua a creare competizione con il resto”.
 

I consumi purtroppo non partono nemmeno per gli agrumi. “La domanda per arance e clementine non è particolarmente alta. Le richieste continuano infatti ad essere blande, ma non è il primo anno che succede. Il consumo di clementine infatti solitamente si ravviva dopo l’8 dicembre, quindi speriamo che sia così anche quest’anno anche se le premesse non sono le migliori”.
 

Ischia si riferisce al calo generico dei consumi che sta colpendo il settore da diversi mesi. “C’è crisi in giro e i costi energetici che le famiglie devono affrontare tolgono ulteriormente potere di acquisto. È come essere alle prese con un malato: se si sottopone a degli sforzi starà ancora peggio. È questa la descrizione al momento del consumatore medio”. 
 

Tra i prodotti che più in assoluto vivono un periodo di rallentamento sono i cachi ormai arrivati a fine stagione, le mele e l’uva da tavola. “L’uva non è mai stata troppo gettonata quest’anno ma ora quella italiana è già quasi scomparsa dal mercato e si intravede solo quella spagnola”.
 

I prezzi della frutta di stagione vanno da 1 euro a 1,50 al kg per le arance Navel, da 1 a 1,70/1,80 per le clementine e i limoni premium invece si trovano a 1,80 euro al kg. Le pere abate si aggirano invece attorno ai 2,50 euro al kg.