Noci, nella campagna 2023 boom per l'import

Sciannimanica (Il Noceto): «Enorme impatto in termini di costi per l’ambiente»

Noci, nella campagna 2023 boom per l'import

Secondo i dati aggiornati delle Nazioni Unite del commercio fra nazioni, nel corso dell’ultima campagna di raccolta si è avuto un fortissimo aumento delle importazioni di noci.

Per quanto riguarda le noci in guscio si è passati dalle 17.500 tonnellate della campagna 2022 a parità di mesi alle 21.100 dell’ultima tornata, con un aumento del ben 20%. I paesi che hanno maggiormente incrementato le esportazioni verso l’Italia sono stati gli Stati Uniti con un +35% che li portano ad un totale di 10.700 tonnellate, seguiti dal Cile con un +16% e 3.300 tonnellate e poi dalla Francia con +9% e 5.100 tonnellate. Commenta i dati Michele Sciannimanica, Direttore de Il Noceto, l'organizzazione di 14 produttori di noci Lara del Veneto e del Friuli.

“Il prezzo medio delle noci importate è sceso da 2.98 a 2.19 euro al chilogrammo con una riduzione del 26.5%. Per quanto riguarda le noci sgusciate l’incremento da settembre 2023 è stato addirittura del 50%, passando da 4 a 6.000 tonnellate. Il paese da cui abbiamo maggiormente importato è in questo caso il Cile con 2.500 tonnellate e un +31%, seguito dagli Usa 1.300 tonnellate con addirittura il +97% rispetto alla campagna precedente ed infine la Germania con 500 tonnellate e un +20%. Il prezzo medio delle noci sgusciate di importazione è sceso da 5.45 a 4.30 euro al chilogrammo segnando un -21%.", dichiara Sciannimanica.

“Nel complesso quindi possiamo dire che la ridotta produzione del 2023 ha indotto i buyer a spostare i loro acquisti sul mercato estero, per non rischiare di rimanere senza prodotto. Questo aumento di acquisti oltre oceano ha però avuto un impatto altissimo di costi per l’ambiente, sono stati bruciati infatti oltre 110 milioni di litri gasolio in più quest’anno rispetto all’annata precedente. Si calcola infatti che per ogni tonnellata trasportata dall’America in Italia si consumino circa 20 litri di gasolio rispetto ai 7 che servono per la merce prodotta in Italia e trasportata in un raggio di 500 km”.

L’OP Il Noceto ha terminato lo stock di noci in guscio ma continua la produzione di sgusciato seguendo anche le indicazioni di questa tipologia che è in forte aumento in Italia, probabilmente per l’ingresso tra la categoria degli acquirenti anche delle categorie più giovani di consumatori. Quest’anno anche tutti gli altri produttori di noci hanno terminato in anticipo le vendite per cui la campagna 2024 dovrebbe iniziare con zero rimanenze di merce del 2023.

"Per la prossima stagione" - aggiunge Sciannimanica - “è presto per fare delle previsioni, ma vista l’entrata in produzione di ulteriori 50 ettari siamo sicuri di poter garantire le forniture ai nostri clienti”.(gc)

Fonte: Ufficio Stampa Il Noceto