NaturaSì, 90% di ortofrutta tricolore

Alla scoperta del reparto con il responsabile dei negozi di Forlì e Ravenna

NaturaSì, 90% di ortofrutta tricolore

La quota di prodotti italiani, nell’assortimento di frutta e verdura, è un forte driver di acquisto nei negozi a libero servizio e nei NaturaSì sembra essere un mantra, poiché il cliente ha un profilo spiccatamente “responsabile” e “consapevole”, tipico di chi ha una buona disponibilità di tempo per fare la spesa. Questo aiuta a fare acquisti molto ragionati e a dare un maggiore valore a ciò che si compra e a quanto si spende. Quel famoso rapporto qualità-prezzo, difficilmente definibile in modo oggettivo, ma tanto ricercato, nei NaturaSì è un valore aggiunto. 
È sempre un piacere ricevere riscontri dai propri lettori quando si pubblicano articoli di ricerca e, quando si tratta di Gdo, se il contributo proviene da un manager di un’insegna di negozi a libero servizio il piacere è doppio.

A questo proposito, oggi vi riportiamo la risposta ad un articolo pubblicato qualche giorno fa sulla quota di prodotti italiani nei discount (clicca qui per leggere l’articolo ) da parte di Ettore Bertaccini, responsabile dei NaturaSì di Forlì e Ravenna. Lo stesso Ettore, gentilmente, ci ha dato la possibilità di fare qualche foto nei loro negozi.

Come ci aveva scritto lo stesso Bertaccini: “Interessante articolo nella news di IFN sulla percentuale di prodotto italiano negli scaffali del reparto ortofrutta, nei mesi di ottobre e novembre. Dato che l'analisi è stata fatta nelle città di Forlì e Cesena, sarebbe stato interessante inserire anche supermercati specializzati in prodotti biologici, nello specifico i NaturaSì. Essendo responsabile dei NaturaSì di Ravenna e Forlì, con l'aiuto delle statistiche di vendite, mi sono divertito a verificare il mese di novembre. Il risultato mi ha confortato: l'ortofrutta italiana era al 91%. L'aspetto per una prossima indagine".

Ne abbiamo approfittato dello scambio epistolare per fare qualche domanda di approfondimento al gentile ed interessato lettore, così da capire meglio le caratteristiche di un’insegna così particolare e diversa dal resto della Gdo.

Sig. Bertaccini, NaturaSì vende solamente prodotti ortofrutticoli biologici, giusto? Avete anche una quota di biodinamico?
I prodotti commercializzati all'interno del negozi sono tutti provenienti da agricoltura biologica, (i supermercati NaturaSì sono certificati da Icea), da sempre cerchiamo di non creare confusione nei clienti ed evitiamo anche i prodotti in conversione, ovvero quelli ancora non bio. Di questi una parte hanno anche la certificazione Biodinamica, sia per quel che riguarda lo sfuso sia per il confezionato. Nel reparto ortofrutta, per andare alla sua indagine, il 90% dei prodotti presenti nel medesimo periodo erano italiani. Questo è un dato abbastanza stabile, non abbiamo referenze stagionali per quel che riguarda i prodotti esteri. Un esempio della nostra attenzione ai prodotti italiani è quella dell’avocado siciliano. Mai acquistate arance o limoni di provenienza estera, chiaramente parlo dei nostri negozi. Aggiungo che in reparto c'è una marcata componente di prodotti locali che si attestano, a seconda del periodo, fra il 15% ed il 20% dell'offerta. Per prodotti locali intendiamo i prodotti del nostro territorio inteso come localizzazione dei negozi, quindi la Romagna.

Che superficie di vendita media ha un NaturaSì? E quanto incide il reparto ortofrutta?
I supermercati NaturaSì nascono su una superfice media di 250 mq, questo è il formato più diffuso. Tuttavia, ne esistono anche alcuni molto più grandi. I nostri negozi, quindi a Ravenna e a Forlì, sono indicativamente di 350 mq. Il reparto ortofrutta incide fra il 10% ed il 15% della superficie, ed anche a valore il dato è lo stesso, il reparto ha una resa lineare. La catena, nel suo insieme, ha un’incidenza media annua delle vendite del reparto del 12%.

Mediamente quante referenze di ortofrutta sono presenti in un NaturaSì? Qual è la quota di sfuso e quella di confezionato?
In media il nostro reparto ortofrutta ha una proposta di 80/100 referenze, in base alla stagione, con attenzione ad un assortimento ampio e poco profondo. La distribuzione tra frutta e verdura è, rispettivamente, del 40% e 60%. Queste percentuali sono cambiate un po' adesso che abbiamo un personale femminile che si occupa del reparto. Ci siamo accorti che quando avevamo responsabili maschili aumentava la quota di frutta, a discapito della verdura. Riteniamo essere una conseguenza legata ad una maggiore conoscenza delle preparazioni a base verdure da parte delle donne. Nel 60% di verdure abbiamo circa un 2-3% di referenze di IV gamma, mentre nel 40% di frutta c’è circa un 5% di frutta secca. Il nostro reparto è totalmente a libero servizio, il 90% circa dei prodotti sono venduti sfusi, mentre il 10% circa è confezionato. Nota importante: il confezionato è quasi tutto realizzato direttamente in negozio, anche buona parte della IV° gamma.

Qual è il profilo medio della vostra clientela? 
Rispetto a quando abbiamo avviato la nostra attività (22 anni fa) i nostri clienti sono cambiati. Adesso abbiamo clienti che fanno la maggior parte della loro spesa nei nostri negozi e che sono principalmente under 50 e con una buona scolarità. Però non sono la totalità. Abbiamo anche tanti clienti di età più avanzata. Forse la discriminante principale è la disponibilità di tempo: chi viene da noi vuole usare bene i suoi soldi; quindi, ha bisogno di un po’ più di tempo per fare una spesa ragionata. Disponibilità di tempo e consapevolezza sono i due elementi che accomunano tutti i nostri clienti. Consapevolezza significa sapere che spendere poco richiede attenzione. Che il rischio di non prestare attenzione è quello di spendere molto e male. La nostra clientela è attenta e cerca di utilizzare al meglio la propria disponibilità di risorse, limitando gli sprechi. Un nostro cliente ha dato una delle definizioni più centrate, dicendo che quando viene a far la spesa da noi, si sente cliente e non consumatore.


Da parte nostra non possiamo che aggiungere: “Caro Ettore, ci diamo appuntamento alla prossima news o alla prossima rilevazione di confronto tra insegne, in cui verremo certamente a visitare anche un NaturaSì.”