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Terrore nei campi della Puglia: sequestri lampo di imprenditori agricoli
Tra le campagne del Foggiano e del Nord Barese torna l’incubo dei rapimenti

Una nuova, inquietante emergenza scuote il cuore produttivo della Puglia: bande armate sequestrano imprenditori agricoli direttamente nei loro terreni, chiedendo riscatti in contanti alle famiglie. Non è una fiction, ma la realtà che si sta consumando tra Foggia, il Nord Barese e la provincia di Barletta-Andria-Trani, dove la criminalità ha scelto l’agricoltura come nuovo bersaglio. A essere colpiti sono soprattutto piccoli produttori ortofrutticoli. Veri e propri blitz armati: gruppi di criminali, a volto coperto, intercettano l’imprenditore nei campi, lo immobilizzano, lo incappucciano e lo trasportano in zone isolate dell’entroterra. Da lì parte la richiesta di riscatto ai familiari: somme “contenute”, generalmente tra i 4.000 e i 5.000 euro, pensate per scoraggiare la denuncia e velocizzare il pagamento.
Una volta ricevuto il denaro, la vittima viene rilasciata dopo poche ore. Un modus operandi che, secondo gli inquirenti, punta proprio a mantenere un basso profilo e a evitare l’attenzione delle forze dell’ordine. Eppure, i casi confermati sarebbero già almeno cinque e l’allarme è ormai altissimo.
L’ultimo episodio, riportato dal Corriere del Mezzogiorno, risale a circa una settimana fa: un imprenditore agricolo di San Ferdinando di Puglia è stato rapito nei suoi terreni tra Trinitapoli e Cerignola, picchiato, legato e rilasciato solo dopo il pagamento del riscatto.
«La situazione è gravissima – commenta Filippo Schiavone, presidente di Confagricoltura Foggia e membro della Giunta nazionale –. Questi episodi riportano alla luce dinamiche criminali che credevamo appartenere al passato e pongono con urgenza il tema del presidio del territorio rurale».
L’allarme è tale che la prefettura di Barletta ha convocato lo scorso 21 maggio un comitato straordinario per l’ordine e la sicurezza pubblica. Tra le ipotesi emerse anche quella di un intervento diretto dei reparti speciali dei carabinieri, per rafforzare il controllo nelle aree agricole più esposte. Chi lavora ogni giorno la terra e produce valore per l’intero comparto agroalimentare italiano, oggi lo fa con il timore di essere preso di mira. Una condizione insostenibile, che rischia di minare la tenuta sociale ed economica delle aree rurali pugliesi e, di riflesso, la continuità stessa delle filiere ortofrutticole locali.
Serve un intervento deciso e immediato – da parte delle istituzioni e delle forze dell’ordine – per restituire sicurezza e fiducia agli agricoltori, vera spina dorsale del nostro sistema agroalimentare.
