Blocco dell’import russo, l'Ue stanzia 125 milioni

Gli aiuti, in vigore dal 18 agosto sino a novembre, interessano una dozzina di ortofrutticoli

Blocco dell’import russo, l'Ue stanzia 125 milioni
Blocco dell'import russo, si corre ai ripari. Bruxelles ha annunciato lunedì 18 agosto una serie di misure straordinarie a sostegno degli agricoltori colpiti dalle ritorsioni di Mosca. In un comunicato la commissione Ue fa sapere che si tratta di 125 milioni di euro di aiuti rivolti ai produttori di pomodori, carote, cavolfiori, cavoli bianchi, peperoncini, cetrioli, zucchine, mele, pere, uva, bacche e kiwiGli aiuti, in vigore dal 18 agosto fino a novembre, sono finalizzati a sostenere i prezzi di questi prodotti, calati dopo l'annuncio delle ritorsioni russe.

"Tutti gli agricoltori di questi prodotti - si legge nel comunicato del commissario Ue all'Agricoltura Dacian Ciolos - che sono all'interno di associazioni di categoria o meno, possono richiedere queste misure di sostegno". Bruxelles fa sapere che continuerà a seguire gli sviluppi di mercato "e non esiterà a fornire ulteriori aiuti ai settori fortemente dipendenti dalle esportazioni alla Russia, o di adottare le misure già preannunciate, se necessario". 

Per Paolo De Castro le misure previste dall'Esecutivo Ue sembrano andare nella giusta direzione con i 125 milioni di euro stanziati per il ritiro dal mercato per la distribuzione gratuita e per le compensazioni per la non raccolta e la raccolta anticipata di numerosi prodotti freschi non stoccabili: "Adesso - aggiunge - è però importante conoscere le modalità esatte di applicazione delle misure: contatti con governo e Parlamento europeo sono costanti e saranno intraprese azioni congiunte qualora le iniziative della Commissione Ue si dovessero rivelare inefficaci".

La Russia punta sull'Egitto

Intanto la Russia che da mesi lavora per riportare l'Egitto nella sua orbita come grande cliente dell'industria militare, sulla scia della battaglia a colpi di sanzioni con l'Occidente ora rilancia e punta a una immediata accelerazione del commercio con il Paese nordafricano, in particolare per frutta e verdura.

E l'Italia teme gravi ripercussioni commerciali

Grande la preoccupazione in Italia per la chiusura russa, espressa da varie dichiarazioni tra cui quelle dei vertici di Unaproa e Conserve Italia. Oltre che la perdita di un cliente importante, si teme che, venendo meno il mercato russo, la produzione europea possa trovare facile sbocco sul nostro mercato, a prezzi concorrenziali, con gravi ripercussioni nei confronti delle produzioni italiane.
 
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