Attualità
Fruit Logistica 2026: tre giorni per coltivare il futuro globale dell’ortofrutta
Presentata a Milano un’edizione che rafforza strumenti, contenuti e strategie per il comparto

Fruit Logistica scalda i motori e sceglie Milano per presentarsi agli stakeholder italiani con un evento esclusivo che ha anticipato i contenuti di quella che si preannuncia un’edizione particolarmente ricca di novità. L’anima business della fiera internazionale si intreccerà sempre più con contenuti di alto profilo, mentre servizi e strumenti rivolti a visitatori ed espositori sono stati ulteriormente potenziati per rendere i tre giorni di manifestazione — in programma dal 4 al 6 febbraio 2026 — ancora più proficui, coinvolgenti e piacevoli.
“La Germania è il più importante mercato d’esportazione per l’ortofrutta italiana e non a caso l’Italia è da sempre tra i protagonisti di Fruit Logistica”, ha ricordato in apertura PierGoffredo Ronchi, Direttore Generale della Delegazione Ufficiale Fiere di Berlino in Italia. “La manifestazione ha assunto una dimensione sempre più internazionale, non solo per il peso del mercato tedesco ma anche per la posizione strategica di Berlino, al centro dell’Europa e facilmente raggiungibile da tutto il mondo. Sono trent’anni che seguo Fruit Logistica e fa piacere vedere come molte realtà italiane, partite in piccolo, siano cresciute anche grazie alla fiera: è motivo di grande soddisfazione”.

La presentazione è poi entrata nel vivo con l’intervento di Alexander Stein, Project Manager di Fruit Logistica, che ha illustrato la visione alla base del tema 2026: “Let’s grow!”. “Non è uno slogan, ma una dichiarazione d’intenti”, ha affermato. “Racconta la volontà di crescere insieme: tecnologicamente, economicamente e come comunità globale”. Una filosofia che si traduce nella presenza attesa di oltre 2.500 espositori provenienti da circa 90 Paesi, con una rappresentanza internazionale sempre più ampia grazie ai Paesi emergenti di Asia, Medio Oriente, Nord Africa e Africa, accanto ai colossi europei — Italia in primis, Paesi Bassi, Spagna, Germania e Francia.
Un punto d’incontro globale che genera valore concreto
I numeri dell’edizione 2025 confermano il ruolo centrale della manifestazione: 91.000 operatori professionali da 151 Paesi e un tasso di soddisfazione oltre il 95%. Gli indicatori di business raccolti dalle survey ufficiali rafforzano questa percezione: l’86% degli espositori dichiara di aver ottenuto risultati commerciali già in fiera, l’89% ha trovato nuovi distributori e oltre l’83% ha concluso ordini direttamente in loco.
Per la community globale dell’ortofrutta, Fruit Logistica non è solo un luogo di incontro, ma un autentico acceleratore di sviluppo.

Una fiera, tre anime: la filiera raccontata in continuità
L’edizione 2026 si articolerà ancora una volta in tre segmenti distinti ma interconnessi, capaci di rappresentare l’intera filiera:
- Fresh Produce, il cuore storico della manifestazione, dove trovare varietà emergenti, trend internazionali e stakeholder di tutta la supply chain;
- Machinery & Technology, una vetrina dove l’innovazione diventa concreta attraverso automazione, agritech, robotica, IA, sistemi di irrigazione e di coltivazione avanzata;
- Logistics, il segmento dedicato al viaggio della freschezza, dalle tecnologie di cold chain ai droni, dalle soluzioni portuali alle piattaforme digitali.
“Il nuovo concept dei padiglioni del 2026 punta a valorizzare questa integrazione, rendendo più fluido il percorso espositivo e rafforzando la logica di incontro tra domanda e offerta” ha sottolineato il project manager.

Dove l’innovazione si racconta: forum, startup e format immersivi
La narrativa della fiera si arricchisce grazie a una serie di format consolidati e nuovi:
- Startup World, un ecosistema vibrante dedicato alle giovani imprese che stanno plasmando il futuro dell’agri-food tech;
- Insights Stage, lo spazio dove gli espositori raccontano storie, soluzioni e retroscena delle loro innovazioni;
- Expert Forums, sei palchi tematici per oltre 100 sessioni con più di 200 esperti, che spaziano da AI e automazione all’agricoltura verticale, dai nuovi modelli di logistica alla resilienza climatica.
A questi si affianca la Organic Route, percorso tematico che conduce i visitatori attraverso oltre 200 espositori certificati bio, segno del crescente peso della sostenibilità all’interno della fiera.
New Product Showcase e FLIA: il futuro in anteprima
Il New Product Showcase offrirà una panoramica delle novità che segneranno il mercato nei prossimi anni: varietà innovative, packaging sostenibile, tecnologie digitali.
Grande attesa anche per la 20ª edizione del Fruit Logistica Innovation Award (FLIA): i finalisti saranno visibili in aree dedicate in tutta la fiera, mentre la cerimonia del 6 febbraio celebrerà le eccellenze che stanno guidando la trasformazione globale del settore. “Novità di quest’anno è l’aggiunta di una seconda categoria al prestigioso premio, ovvero, quella legata alle tecnologie”, ha specificato Stein.

Il Fruitful Friday e una fiera sempre più esperienziale
La giornata conclusiva, il Fruitful Friday, sarà una vera festa dell’innovazione: dalla spettacolare Mascot Race alla cerimonia del FLIA, fino al FRUTIC Science Symposium, organizzato con il Leibniz Institute for Agricultural Engineering and Bioeconomy.
Completano l’offerta nuovi servizi pensati per potenziare l’esperienza dei visitatori: tour nei mercati all’ingrosso e nei retail di Berlino, welcome coffee, navette, strumenti digitali di matchmaking e un podcast studio integrato negli spazi forum.
Trend Report 2026: l’AI al centro della rivoluzione del settore
Con il Trend Report 2026 e con lo European Statistics Handbook, Fruit Logistica offre alla filiera un patrimonio informativo che va oltre i tre giorni della fiera.
L’edizione di quest’anno mette in luce il ruolo crescente dell’intelligenza artificiale nella trasformazione delle catene del valore: classificazione qualità, previsioni produttive, logistica ottimizzata, valutazione non distruttiva, smart cold chain e, nel prossimo futuro, raccolta autonoma. Una rivoluzione destinata a incidere profondamente su efficienza, resilienza e sostenibilità.
La voce delle aggregazioni italiane: CSO Italy e Consorzio Edamus
La presentazione milanese ha visto protagoniste anche due realtà che rappresentano l’Italia a Berlino attraverso modelli di aggregazione e valorizzazione strategica.

Bianca Bonifacio, CSO Italy, ha ricordato il lungo percorso della collettiva: “Partecipiamo dal 1999 e la collettiva è nata per dare un senso di strategia condivisa. Grazie anche alla collaborazione con Fruitimprese siamo arrivati a oltre mille metri quadrati e più di cinquanta aziende co-espositrici. Non conta solo il numero, ma la qualità dei player presenti. Fruit Logistica garantisce una visibilità straordinaria, tra comunicazione, eventi e relazioni: in tre giorni riunisce il mondo dell’ortofrutta, e spesso organizzare iniziative qui è più semplice che in Italia perché non manca nessuno”.

Francesco Padovano, presidente del Consorzio Edamus e coordinatore dell’Italian Fruit Village, ha raccontato l’evoluzione del progetto: “Il consorzio nasce con una vocazione internazionale e negli anni ha ampliato servizi e obiettivi. L’Italian Fruit Village arriva nel 2026 alla sua sesta edizione: un modello che ha sostenuto l’emancipazione di molte imprese del Sud, offrendo uno spazio per creare relazioni, sviluppare contenuti con istituti di ricerca e promuovere innovazioni. Una formula che continua a crescere, con aziende che si aggregano anche dal Nord. Fruit Logistica resta il nostro principale riferimento su cui costruiamo il percorso annuale”.




















