Mercadona è pronta a sbarcare in Italia?

Dopo il Portogallo, il Belpaese potrebbe essere la nuova frontiera

Mercadona è pronta a sbarcare in Italia?

Le voci su un possibile arrivo di Mercadona in Italia si fanno più insistenti. Secondo quanto riportato da foodretail.es, il colosso spagnolo della grande distribuzione potrebbe presto puntare al nostro Paese, spinto da una serie di fattori strategici.
Da un lato, Carrefour – presente in Italia da anni ma in difficoltà – starebbe valutando l’uscita dal mercato italiano, dopo aver accumulato notevoli perdite. Dall’altro, l’espansione di Mercadona in Portogallo sta procedendo a ritmi più rapidi del previsto. Il presidente di Mercadona, Juan Roig, ha dichiarato che una volta che il mercato portoghese sarà gestito con la stessa efficienza di quello spagnolo – cosa che potrebbe avvenire nei prossimi anni – l’azienda inizierà a esplorare nuove opportunità internazionali. E l’Italia potrebbe essere il prossimo passo. Secondo alcune indiscrezioni, Mercadona potrebbe puntare a un’acquisizione strategica per entrare nel nostro mercato, e il nome che circola con più insistenza è quello di Esselunga.

Perché proprio l’Italia? Come spiega Alfonso Sebastián, esperto del settore e vicepresidente dell’Asociación Española del Retail (AER) “l’Italia rappresenta una destinazione naturale per la catena spagnola ed è attualmente il mercato meno concentrato d’Europa: i tre principali player detengono solo il 40% della quota di mercato, più o meno come in Spagna dove le tre catene principali ne coprono il 42,4%”. Ma come potrebbe avvenire questa espansione? L’ipotesi di acquisire la filiale italiana di Carrefour sembra improbabile, a causa della varietà di formati e marchi del gruppo, che mal si adattano al modello Mercadona. Il retailer spagnolo, infatti, punta tutto su un format unico, standardizzato, che – come ha affermato Roig – funziona “come una catena di montaggio”.
Anche Conad e Coop non sono opzioni percorribili, vista la loro natura di cooperative. Diverso invece il discorso per Esselunga, che secondo Sebastián sarebbe un candidato ideale: “ha una rete omogenea, punti vendita ben distribuiti e una forte presenza nel Nord e Centro Italia”.
C’è però un ostacolo non da poco: convincere la famiglia Caprotti. “Bernardo Caprotti, storico fondatore di Esselunga, aveva infatti espresso – secondo quanto si dice – una certa diffidenza nei confronti di Mercadona, tanto da indicare nel suo testamento, prima di morire nel 2016, che l’azienda spagnola non sarebbe stata un buon acquirente. All’origine della frizione ci sarebbe stato un disaccordo personale con Juan Roig durante un primo tentativo di avvicinamento tra le due società nel 2008” afferma Sebastián. Ma si sa, il tempo cambia molte cose. E con una proposta finanziaria interessante, anche i dubbi più radicati potrebbero vacillare", conclude Sebastián. (bf)