Op Primo Sole è una «Stella del Sud»

Impegno sociale e innovazione, la strada tracciata dall'azienda

Op Primo Sole è una «Stella del Sud»

Il valore delle aziende oggi non si misura più sono sul piano economico e della qualità dei prodotti: a pesare sulla valutazione del mercato ci sono anche l’impegno sociale e ambientale, oltre agli investimenti in innovazione. Tra le aziende che hanno puntato su questi nuovi criteri di valutazione (e di crescita) c’è Op Primo Sole, che è stata inserita dal Sole 24 Ore all’interno della classifica “Stelle del Sud”, ovvero una lista delle 200 aziende italiane con sede nel sud Italia che hanno ottenuto la migliore performance in termini di crescita del proprio fatturato, crescita del numero dei propri dipendenti e crescita delle proprie immobilizzazioni materiali e immateriali (il periodo di riferimento è triennio tra il 2019 e il 2022).
Op Primo Sole ha ottenuto l’89esimo posto in questa speciale classifica ed emerge come la seconda azienda lucana tra tutte le realtà imprenditoriali citate (in dettaglio, l’azienda ha ottenuto un punteggio totale di 59,08 di cui Classifica fatturato 140, Classifica dipendenti 119, Classifica immobilizzazioni 19). 

“Siamo certamente felici di essere stati selezionati in questa importante graduatoria. Già in un’edizione precedente, il Sole 24 Ore ci aveva premiati come Leader della crescita a livello nazionale. Quest’anno la menzione ‘Stelle del Sud’ ci restituisce carica ed entusiasmo, perché testimonia la bontà delle nostre scelte e del percorso strategico che abbiamo deciso di intraprendere”, spiegano a IFN le sorelle Francesca e Rosangela Appio, rispettivamente responsabile amministrativa e della comunicazione dell’Op e responsabile commerciale dell’azienda. E aggiungono: “Essere in qualche modo un esempio virtuoso del Mezzogiorno ci riempie di orgoglio e ci spinge a continuare su questa strada con la convinzione che i risultati migliori sono quelli che dobbiamo ancora conseguire”.

Spopolamento, mercato vulnerabile, contrazione dei redditi e mancanza di servizi ed infrastrutture sono i principali limiti delle regioni meridionali, che spesso si traducono in difficoltà sociali. Ecco perché rientrare nella classifica del Sole24Ore rappresenta un notevole passo in avanti per l’azienda. “Le attività della nostra Op stanno in qualche modo combattendo queste criticità – sottolineano le sorelle Appio - assicurando un lavoro stabile a tante famiglie lungo tutta la filiera, collaborando nella realizzazione di eventi che sono un collante per il territorio, scegliendo di creare un team che punti sui giovani e su tante donne, che sono protagoniste dagli uffici alle linee di lavorazione in opificio. Sono tutte dinamiche che, nel tempo, hanno contribuito a creare relazioni importanti e costruito un futuro per tante famiglie, oltre che accendere i riflettori sulle condizioni di un territorio che ha dimostrato di meritare uno sviluppo strategico in virtù della qualità del talento e dei prodotti che restituisce al mercato nazionale”.

Aziende e territorio in Basilicata sembrano valorizzarsi a vicenda: un impegno reciproco che richiede un’attenzione costante e tanta voglia di fare. “Se l’exploit della città di Matera a livello internazionale ha contribuito ad accendere i riflettori sulle bellezze della nostra Basilicata e ci ha permesso di utilizzare questo successo come leva comunicativa, è vero anche che i risultati ottenuti dalla nostra realtà grazie ai costanti investimenti in innovazione e comunicazione ci hanno in qualche modo permesso di raccontare una Basilicata eccellente e genuina in termini di produzioni ortofrutticole – dicono Rosangela e Francesca Appio – in questo modo abbiamo generato nei consumatori affezionati ai nostri prodotti una scoperta di un territorio autentico come quello lucano”. Non è un caso, infatti, che due dei brand aziendali esprimano la vicinanza al territorio: Made in Lucania e Dolce Lucano sono nati per testimoniare la qualità delle produzioni lucane, frutto di una costante specializzazione, di una innovazione continua e di caratteristiche territoriali e pedoclimatiche uniche”.

Francesca e Rosangela Appio hanno presentato il brand Greentose durante la fiera Fruit Logistica a Berlino

Gli investimenti in processi innovativi sono tra i criteri di valutazione della classifica ‘Stelle del Sud”. In questo senso l’azienda da sempre pensa ‘fuori dal coro’, proprio come ha recentemente fatto con la creazione di Greentose (clicca qui per approfondire), un brand che custodisce un linguaggio comunicativo destinato ad un pubblico giovane e volto a favorire la vicinanza delle giovani generazioni ad un’alimentazione più salutare a partire dai prodotti ortofrutticoli. 

“Ci auguriamo - concludono Francesca e Rosangela Appio - che il risultato ottenuto da Primo Sole possa rappresentare uno stimolo per i più giovani, affinché scelgano di investire e restare nel Sud, magari proprio a partire dall'agricoltura". (am)

Nella foto di apertura la famiglia Appio: Francesca, il padre Giuseppe e Rosangela  


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