Attualità
Prezzi delle nocciole alle stelle: Ferrero sospende gli acquisti in Turchia
Le quotazioni raggiungono i 18 dollari al chilo

La filiera mondiale della nocciola sta attraversando una fase di significativa instabilità, determinata da fattori climatici e fitosanitari che stanno incidendo in modo rilevante sulla disponibilità e sui prezzi della materia prima. Come riportato da Il Fatto Quotidiano, in Turchia, principale produttore mondiale con circa due terzi dell’offerta globale, le quotazioni delle nocciole hanno registrato un incremento senza precedenti, passando da circa 9 a 18 dollari al chilo in pochi mesi. Un aumento riconducibile alle gelate primaverili e a una grave infestazione di parassiti che hanno compromesso gran parte del raccolto.
Il gruppo Ferrero, tra i maggiori utilizzatori di nocciole a livello internazionale, con un consumo stimato pari a circa un quarto della produzione mondiale, ha reagito sospendendo temporaneamente gli acquisti in Turchia. L’azienda ha dichiarato di fare affidamento sulle proprie riserve e di intensificare gli approvvigionamenti da Paesi alternativi come Cile e Stati Uniti.
Il danno ai raccolti è attribuito principalmente a una cimice asiatica, soprannominata “sputnik”, che ha colpito le coltivazioni nella regione del Mar Nero. Le stime più recenti prevedono una riduzione della produzione turca al di sotto delle 500mila tonnellate (rispetto a una media storica di 600-700mila) mentre la cooperativa Fiskobirlik non esclude scenari ancor più drastici, con un possibile crollo sotto la soglia delle 300mila tonnellate.
“Quest’anno abbiamo una copertura molto ampia, non abbiamo fretta di acquistare”, ha dichiarato al Financial Times Marco Botta, direttore generale della Ferrero Hazelnut Company, il ramo del gruppo che cura la gestione e la lavorazione delle nocciole. (lg)


















