«Pere, facciamo leva sul grado brix»

Giuseppe Sattin invita a non considerare il calibro in questa campagna 2022

«Pere, facciamo leva sul grado brix»

Contro le difficoltà dettate dal clima ci sono poche armi a disposizioni, ma per contrastare insetti e fitopatie che attaccano le pere gli strumenti non mancherebbero… solo che a livello comunitario sono state spuntate. Lo mette in luce Giuseppe Sattin, socio dell’ortofrutta Sattin di San Martino di Venezze (Rovigo), azienda specializzata nella commercializzazione e produzione di pere.


Sattin, la pericoltura arriva da annate tragiche. Questa campagna sembrava posizionarsi meglio, ma poi la siccità ci ha messo lo zampino…
Non limitiamoci a focalizzare l’attenzione sulla questione del cambiamento climatico o delle fitopatologie, ahimè chi fa agricoltura è consapevole che può incorrere in questi rischi. Il problema è la carenza di strumenti messi a disposizione ai produttori. Chi produce non può pensare di portare avanti un frutteto con le dinamiche attuali.


A cosa fa riferimento?
Se il settore stenta a crescere di certo la colpa non è dei produttori che hanno un know-how strutturato, nel tempo le misure per produrre in modo adeguato sono state assottigliate. Servono almeno dai 20 ai 30 trattamenti mirati e nel tempo le molecole a disposizione sono state ridotte. Faccio riferimento a quelle da adottare per contrastare l’insorgere delle fitopatologie, siamo d’accordo con la lotta integrata ma bisogna essere consapevoli che certi trattamenti sono imprescindibili per la tutela del prodotto, non possiamo trattare con acqua sporca.

L’innovazione varietale non potrebbe esservi di supporto?
L’assenza di ricerca varietale ci ha limitato nel tempo ma i problemi sono ben altri. Urge un’unione di filiera per permettere agli agricoltori di venirne a capo.

Da un punto di vista commerciale come ci si sta posizionando?
La situazione commerciale è dormiente: stiamo vendendo aria fritta. Con questo andazzo a fine campagna i conti non torneranno sicuramente. Nei frutteti la percentuale di scarto si aggira tra il 20 e il 30% e se non troviamo soluzioni… meglio non produrre. Il calibro? Intanto bisogna valorizzare al massimo il prodotto attuale facendo leva sul grado brix.