Attualità
Accordo Ue-Mercosur, mondo agricolo in allarme: “Rischio penalizzazioni per produzioni europee”
“Senza reciprocità sugli standard ambientali e sanitari non possiamo competere”

La Commissione europea ha dato il via libera all’accordo commerciale tra Unione europea e Paesi del Mercosur, presentandolo come un tassello strategico per rafforzare le relazioni globali e incrementare l’export europeo, stimato in crescita del 39%. Bruxelles assicura una tutela completa per l’agricoltura e sottolinea i benefici occupazionali attesi, circa 440mila posti di lavoro. L’intesa, che dovrà ora passare al Consiglio e al Parlamento europeo, è stata accolta positivamente da Palazzo Chigi per l’inserimento di clausole di salvaguardia. Tuttavia, non mancano critiche e forti preoccupazioni da parte delle associazioni di categoria.

Confagricoltura: il settore primario deve essere più tutelato
“Ci sono ancora molte questioni aperte, soprattutto in materia di agricoltura, in merito all'adozione dell’accordo con il Mercosur da parte della Commissione europea, che dà il via libera alla più grande intesa commerciale, con 700 milioni di consumatori coinvolti. Nel processo di ratifica, con la presentazione ai 27 Paesi membri e all'Europarlamento, auspichiamo che ci siano spazi di miglioramento, soprattutto per i comparti più esposti: carni bovine, pollame, riso, mais e zucchero”. Confagricoltura commenta così l’intesa presentata oggi dalla Commissione UE: “Pur avendo potenziali vantaggi per alcuni settori, infatti, l’accordo è ancora penalizzante per importanti produzioni europee e italiane in termini di concorrenza e sicurezza alimentare”.
La Commissione ha rassicurato sul fatto che ci saranno misure concrete a tutela degli standard ambientali e sanitari, con un rafforzamento dei controlli nei Paesi partner. “La necessità di un principio di reciprocità che richieda ai produttori del Mercosur di rispettare gli stessi parametri ambientali, sanitari e sociali previsti per gli agricoltori europei - evidenzia il presidente, Massimiliano Giansanti - è un elemento imprescindibile per le nostre imprese e il sistema agroalimentare, che non potrebbero competere con produttori esteri sottoposti a regole meno restrittive”.“La sostenibilità del settore primario italiano ed europeo, sotto tutti i punti di vista, è frutto di un lungo processo di impegni e investimenti che non può essere minacciato da accordi commerciali con Paesi che oggi non rispettano questi standard. Le garanzie annunciate dalla Commissione non sembrano al momento tutelare a sufficienza il nostro settore e l’eccellenza delle nostre produzioni”, aggiunge Giansanti.“Apprezziamo gli sforzi del governo italiano nel tutelare le imprese agricole. Lavoreremo insieme ai nostri rappresentanti a Bruxelles e con il COPA affinché il settore primario europeo non paghi il conto di un’intesa che grava sul comparto già fortemente colpito dai dazi Usa e dal contesto geopolitico internazionale. La preoccupazione è ancora forte: non resteremo fermi di fronte a decisioni che penalizzano l’agricoltura”.

Coldiretti, Filiera Italia: Accordo ancora insoddisfacente, servono reciprocità e più controlli
L’accordo con il Mercosur deve essere vincolato a precise garanzie sul rispetto del principio di reciprocità degli standard produttivi e su controlli puntuali su tutti i prodotti agroalimentari che entrano in Europa, se non vogliamo mettere a rischio la salute dei consumatori e il futuro delle filiere agroalimentari. E’ quanto affermano Coldiretti e Filiera Italia nel commentare l'adozione da parte del Collegio dei commissari Ue dell'accordo di partenariato con il blocco dei paesi sudamericani.
La previsione di una clausola di salvaguardia, seppur un passo in avanti, non è sufficiente a sostenere le imprese agricole e agroalimentari rispetto ai possibili contraccolpi dell’accordo, poiché non se ne prevede l’attivazione automatica che la renderebbe realmente efficace. Senza dimenticare che non possono esistere compensazioni adeguate rispetto al rischio di devastare il tessuto produttivo europeo.
Le stesse generiche rassicurazioni della Commissione sull’avvio di iniziative complementari, comprese valutazioni d’impatto sull’allineamento degli standard di produzione (fitofarmaci, benessere animale) per i prodotti importati devono trovare inoltre adeguata collocazione all’interno dell’accordo stesso. Oltre a ciò, occorre garantire controlli sul 100% dei prodotti agroalimentari che entrano nei confini europei per assicurarne la sicurezza alimentare e il rispetto delle regole che valgono per i nostri produttori. Nei Paesi sudamericani – ricordano Coldiretti e Filiera Italia – si fa tutt’ora largo uso di antibiotici e altre sostanze come promotori della crescita negli allevamenti, oltre all’utilizzo uso di pesticidi vietati da anni nella Ue.
Nei primi nove mesi del 2025 sono scoppiati 130 allarmi alimentari nei Paesi Ue legati all’importazione di prodotti alimentari dal Mercosur, di cui oltre un terzo legati proprio alla carne, secondo un'analisi Coldiretti su dati Rasff. Proprio la carne bovina e quella di pollo, assieme a riso e zucchero sarebbero peraltro – rilevano Coldiretti e Filiera Italia - le filiere più danneggiate dall’accordo. Senza le necessarie garanzie l’accordo colpirà le piccole e medie imprese agricole italiane ma anche le piccole aziende del Sudamerica andando a peggiorare ulteriormente un deficit della bilancia commerciale agroalimentare tra Italia e Mercosur già estremamente ampio.
Nei primi cinque mesi del 2025, inoltre, le importazioni in Italia di prodotti alimentari dai Paesi Mercosur sono aumentate del 20%, con punte del 35% per la carne, secondo l’analisi Coldiretti su dati Istat. E’ assolutamente inaccettabile, poi, l’idea di utilizzare i soldi della riserva di crisi della Politica agricola comune per “coprire” – concludono Coldiretti e Filiera Italia - i potenziali danni economici causati dall’accordo alle filiere, usando in pratica i soldi degli agricoltori, anche alla luce degli inaccettabili tagli alla Pac annunciati dalla Commissione.

Mercosur: Cia, accordo utile solo se clausole salvaguardia saranno rapide e trasparenti
“L’accordo Ue-Mercosur sarà utile per il mondo agricolo italiano solo se le clausole di salvaguardia oggi annunciate saranno davvero rapide e trasparenti, per tutelare quei prodotti sensibili (carni, zucchero e cereali), che potrebbero essere messi a rischio dalla prevedibile concorrenza sleale data dall’importazione di prodotti a basso costo, non conformi agli standard di produzione europei su benessere animale, ambiente e sicurezza”. Così si esprime Cristiano Fini, presidente di Cia-Agricoltori Italiani, che dichiara -allo stesso tempo- l’importanza strategica di questo accordo per diversificare gli scambi commerciali del nostro sistema agroalimentare e creare nuove opportunità in un momento delicato per l’export del Made in Italy, dopo i dazi di Trump.
Cia si dichiara contraria all’utilizzo della riserva di crisi (6,3 miliardi di euro) dal budget della Pac -già pesantemente decurtato- per compensare gli impatti negativi causati dal Mercosur. Se l’attivazione di clausole di salvaguardia a tutela del mondo agricolo è un passo in avanti, Cia chiede che queste siano davvero celeri nel rispondere a eventuali crisi che si possano verificare. Positivo, dunque, l’annuncio di un monitoraggio semestrale sui prodotti sensibili, a patto che si possa poi agire tempestivamente in caso di gravi turbative di mercato. Cia ricorda, infine, la questione principale del principio di reciprocità negli standard produttivi adottati dai produttori del Mercosur, che deve essere garantito con regolamentazioni ferree, in modo da non mettere a rischio la nostra produzione agricola e la nostra economia. (aa)
Fonte: Confagricoltura, Coldiretti-Filiera Italia e Cia
