BOTTA E RISPOSTA CON FRANCESCO BASSI, DIRETTORE COMMERCIALE ALEGRA

BOTTA E RISPOSTA CON FRANCESCO BASSI, DIRETTORE COMMERCIALE ALEGRA
Della CasaDirettore, siamo ormai nel pieno della campagna peschicola in Romagna, quale è la situazione in campagna e in quale scenario di mercato si va a collocare?

Bassi – In Romagna si stima un calo di disponibilità di drupacee fra il 10 e il 15% dovuto prevalentemente alla ridotta pezzatura dei frutti. Abbiamo una piccola quota di 2A, poco A mentre la prevalenza è ancora di B e C, siamo in ritardo fra i 7 e i 10 gironi a seconda delle varietà e fino all’inizio di questa settimana le condizioni atmosferiche avverse nel Centro e Nord Europa hanno limitato la domanda generando un appesantimento generalizzato del mercato. L’arrivo dell’estate anche a nord ha ravvivato la richiesta questa settimana senza però apprezzamento del mercato malgrado anche in Spagna manchi prodotto seppur con meno problemi sulle pezzature. Siamo sui 70 centesimi al kg per i cestini mentre servono 10-20 centesimi in più per le padella di A ma vi sono anche prezzi più bassi per altre origini. Più difficoltà di collocazione per le nettarine sui cestini e per le pesche sulle padelle.

Della CasaQuale evoluzione dobbiamo immaginarci per la seconda parte della campagna?

Bassi – Un dato eclatante è che il mercato è ormai realmente globale con poche differenze di quotazione in Europa, Russia inclusa. Ciò che differenzia la domanda sono le richieste specifiche, come ad esempio il calibro B in padelle in Russia o la maggiore selezione in Inghilterra, ma a conti fatti tutti i prezzi hanno come riferimento e parametrizzazione il cestino per i Discount. Le aree di produzione seguono ormai strategie differenziate su calibri e mercati in base alle disponibilità per cui vi è una competizione molto forte e un mercato molto complesso. Se le condizioni climatiche ci aiuteranno, come questa settimana, il mercato potrebbe migliorare o – almeno – stabilizzare i valori attuali, che sono limite per consentire una liquidazione ai produttori accettabile tenendo conto dell’importante calo delle rese che hanno subito.

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