Dole, regina delle banane: Ecuador, bio e innovazione al centro della strategia

Pettenon: “Segmentazione e origine fanno la differenza. Il mercato ci riconosce come punto di riferimento”

Dole, regina delle banane: Ecuador, bio e innovazione al centro della strategia

Durante l’ultima diretta di IFN (clicca qui per vedere la diretta), dedicata al mondo della banana, è emerso con chiarezza un concetto chiave: la segmentazione rappresenta il vero volano per accrescere il valore del prodotto, sotto ogni aspetto. Un approccio strategico che trova una concreta applicazione in Dole Italia, come sottolineato dal direttore commerciale Pierangelo Pettenon.
Dole è la più grande azienda frutticola al mondo – ha spiegato Pettenon – e in quanto produttori, possiamo proporre al mercato una segmentazione basata su ciò che è più gradito ai consumatori. Il nostro punto di forza è sicuramente la produzione in Ecuador, considerata un'eccellenza assoluta nel panorama della banana a livello mondiale. Commercializziamo questo prodotto a marchio Dole oppure in partnership con le catene distributive e, ormai, rappresenta un riferimento consolidato nel segmento premium. Tanto che, quando in alcune fasi dell’anno non possiamo garantire questa provenienza, i clienti se ne accorgono subito: un chiaro segnale di quanto l’origine sia un fattore fidelizzante”.

Dall’Ecuador arrivano anche le banane biologiche di Dole, che continuano a crescere a doppia cifra mese dopo mese. “Si tratta di un prodotto sicuramente più complesso da gestire – ha precisato Pettenon – ma grazie a un servizio efficiente, riusciamo a evadere gli ordini con puntualità, mantenendo sempre standard qualitativi elevati. La domanda, infatti, è in forte espansione”.
La gamma Dole si completa con l’offerta di primo prezzo, pensata per intercettare la fascia più popolare del mercato. “In questo caso – ha aggiunto – ci approvvigioniamo dalla Colombia, garantendo comunque un buon livello qualitativo”.
Un passaggio importante dell’intervento di Pettenon ha riguardato la questione prezzi: “La banana è tra i prodotti più accessibili dell’ortofrutta, ed è uno dei suoi punti di forza. Tuttavia, dobbiamo andare oltre logiche di prezzo troppo aggressive, come gli 85-95 centesimi al chilo, che non sono più sostenibili per la filiera, soprattutto in un momento in cui il clima sta influenzando negativamente le rese produttive, aumentando la volatilità delle quotazioni”.
Sempre in ottica di segmentazione e apertura a nuove nicchie di mercato, Dole ha appena lanciato il progetto “Plátano de Canarias IGP”: la prima banana biologica coltivata nelle Isole Canarie. Si tratta di una banana di dimensioni medio-piccole (circa 14 cm), con polpa color crema e una dolcezza marcata, accompagnata da un aroma intenso che la rende unica al palato.

Il Plátano de Canarias IGP si distingue visivamente per le tipiche macchioline scure sulla buccia, risultato di un tempo di maturazione più lungo sulla pianta. “È un progetto sviluppato dai colleghi spagnoli – ha chiarito Pettenon – attualmente in fase di test. Si tratta di un frutto con peculiarità specifiche, diverse da quelle delle banane sudamericane: dai tempi di transito più brevi, che impongono una logistica più rapida, fino all’aspetto estetico, che va spiegato ai consumatori per farli avvicinare a un prodotto davvero gratificante”. (aa)

Per ulteriori approfondimenti puoi rivedere la diretta qui sotto: