Dal campo
Frutta italiana oltremare: mele protagoniste, kiwi in rampa di lancio, uva al fotofinish
Delpozzo (Nord Ovest): “Export in crescita: qualità e affidabilità confermano un inizio promettente”

La stagione autunno-invernale delle esportazioni di frutta italiana verso i mercati oltremare entra nel vivo. Mentre per l’uva da tavola le spedizioni stanno giungendo quasi al termine, le mele sono nel clou e i primi kiwi stanno per lasciare i magazzini italiani. A tracciare un quadro completo della situazione è Massimo Delpozzo, direttore commerciale di Nord Ovest, azienda di Cuneo specializzata nelle spedizioni internazionali.
«La stagione sta andando molto bene dal punto di vista delle quantità esportate", spiega Delpozzo. "Siamo soddisfatti: sostanzialmente stiamo mantenendo l’affidabilità pianificata, nonostante i periodi molto stressanti legati alle crisi globali e alle difficoltà dello shipping. Le cose stanno migliorando e l’obiettivo che ci eravamo posti è stato raggiunto».
Un segnale positivo arriva anche dal Canale di Suez, la cui situazione resta complessa ma con una pressione in calo. «I noli — sottolinea Delpozzo — sono ai minimi storici rispetto al periodo post-Covid».
Mele e kiwi, protagonisti della stagione
Entrando nel dettaglio delle referenze, le mele italiane stanno riscontrando un’ottima domanda. «Alcune destinazioni del Medio Oriente sono tornate a livelli normali, mentre il Centro e Sud America stanno andando molto bene. Ci aspettiamo anche un’ottima richiesta dall’India. La qualità delle mele è molto alta, e questo sollecita la domanda e favorisce i trasporti lunghi».
I kiwi, invece, stanno iniziando a partire verso l’Asia. «Le spedizioni del kiwi verde procedono regolarmente — racconta Delpozzo — e la quota del kiwi giallo continua a crescere anno dopo anno».
Quanto all’uva da tavola, «stiamo spedendo gli ultimi container, concentrandoci su mercati come l’Arabia Saudita. Ormai siamo nelle ultime battute della stagione», aggiunge il direttore commerciale.

Il chiarimento del MIT sui tempi di carico e scarico
Un elemento fondamentale per il settore è arrivato di recente dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità (MIT), con la circolare che chiarisce l’applicazione dell’articolo 6-bis del d.lgs. 286/2005, così come modificato dal decreto-legge 73/2025.
«Si torna alle tre ore di tempo suddivise in 90+90 minuti, scongiurando il rischio della riduzione a 90 minuti — spiega Delpozzo —. La franchigia oraria è aumentata da 40 a 100 euro l’ora». La circolare interviene per risolvere un’importante ambiguità normativa: i 90 minuti e il relativo addebito riguardano esclusivamente il tempo di attesa prima dell’inizio delle operazioni di carico o scarico, non le operazioni stesse. «Il documento del MIT è chiaro e non lascia spazio a interpretazioni diverse: nella franchigia non sono ricompresi i tempi per le operazioni di carico e scarico», conclude Delpozzo.
Con noli in discesa, una qualità delle produzioni sempre più elevata e una normativa chiarita, la frutta italiana si prepara dunque a vivere una stagione export positiva e stabile, in grado di consolidare i mercati tradizionali e conquistare nuove destinazioni.



















